di Roberto Canali

Cantù, 6 maggio 2012 - Per una volta a invadere in Pianella non sono stati tifosi e ultrà della palla a spicchi ma tranquilli pensionati e volenterosi artigiani: il popolo dei soci della Cassa Rurale Artigiana di Cantù, che compiuto un secolo di vita della Città del Mobile è una vera e propria istituzione, capace di siglare un bilancio più che florido anche in tempi di crisi nera. Lo hanno sentito con le loro orecchie quasi duemila degli oltre settemila soci dell’istituto di credito che l’altra sera pazientemente si sono accomodati sugli spalti del Pianella, per approvare il bilancio 2011. Oltre 2 miliardi e mezzo di euro raccolti (50 milioni in più dello scorso anno), un miliardo e settecento milioni di euro di impieghi alla clientela (65 milioni in più rispetto al 2010), numeri da record che spiegano da soli come la Cra sia rimasta punto di riferimento imprescindibile per il territorio e il suo tessuto produttivo.

“Cantù e i canturini ci hanno dato tanto in questi anni e noi stiamo cercando di sostenerli in questi periodi di difficoltà – ha spiegato il presidente, Angelo Porro –. Nel 2011 sono stati erogati 254 milioni di euro di nuovi finanziamenti, 78 alle famiglie e 176 alle imprese. In aggiunta a ciò sono state concesse moratorie, sospensioni delle rate, atti ricognitivi e rinegoziazioni di mutui a 154 clienti per un totale di 35 milioni di euro”. Tra i meriti della Cra l’aver anticipato la Cassa Integrazione per 939 lavoratori per un impegno di quasi 5 milioni di euro. Tanti i finanziamenti ad associazioni di volontariato e gruppi sportivi attivi sul territorio, alla fine sommandoli tutti si arriva a quasi 3 milioni di euro d’interventi.