Como, 21 marzo 2012 - Si aggrava con il passare dei giorni la posizione di don Marco Mangiacasale, 48 anni, il sacerdote comasco in carcere dal 7 marzo con l’accusa di violenza sessuale ai danni di cinque ragazzine minorenni, sue ex parrocchiane.

Dall’esame delle undici sim card dei suoi telefonini, dei vari tablet e del computer portatile che aveva a disposizione, stanno emergendo immagini e filmati a sostegno delle tesi accusatorie. I periti, incaricati dalla procura di esaminare il materiale informatico, hanno infatti trovato filmati hard girati con il telefonino del prete, oltre ad autoscatti corredati da testi che non lascerebbero dubbi circa le intenzioni e gli atti nei confronti delle ragazzine.

L’arresto era scattato sulla base della denuncia di una minorenne, ma con il passare dei giorni le segnalazioni formalizzate in procura sono diventate cinque, e gli accertamenti si stanno allargando anche al di fuori dell’ambito della parrocchia di San Giuliano, nella quale don Mangiacasale ha prestato servizio sino al 2009, prima di diventare l’economo della curia comasca.