Como, 20 febbraio 2012 - Sognavano di diventare leader del poker on line; persino di organizzare il Montecarlo poker tour nel regno del gioco europeo. Per far questo, si sono affidati ad alcuni personaggi monegaschi, sedicenti amici del principe Alberto, qualificati come rappresentanti della Sbm, la società che gestisce il casinò e tutte le sale da gioco del principato, e hanno versato loro due milioni di euro (a fronte di una richiesta di tre) per ottenere l'autorizzazione preventiva da parte del governo del Principato.  Quell'autorizzazione, dal 2008, non è mai arrivata, ma non solo: il loro progetto sarebbe stato interamente copiato da un'altra società, mentre la loro è stata posta in liquidazione.

La presunta truffa, denunciata da un ispettore di casinò di Lugano e da alcuni suoi soci, è ora oggetto di un'inchiesta del pm di Como Antonio Nalesso che da un anno e mezzo sta attendendo dall'Autorità giudiziaria monegasca una risposta a una rogatoria per identificare con certezza i personaggi.

Nell'inchiesta risultano, quindi, indagati i sei monegaschi di cui si sta cercando di verificare l'dentita': Sthepan Morandi, Francois Poher, Jean Marie Cornutello, Jea Chiavazza, Eric Cicero, Michel Albert.  Il danno lamentato dai presunti truffati è di otto milioni di euro: due quelli che sarebbero stati dati al gruppo monegasco, sei quelli investiti nel sito e nel personale per gestirlo, andati persi.