Como, 30 dicembre 2011 - Da gennaio costerà fino al 30% in più fare una gita in battello sul lago di Como, tutta colpa dei tagli introdotti in Finanziaria per il trasporto pubblico: una scoppola di alcuni milioni di euro per la Navigazione Laghi che gestisce i battelli del Lario ma anche dei laghi Maggiore e di Garda.

«L'aumento del prezzo del carburante e la riduzione dei finanziamenti ci hanno obbligato ad adottare una politica di contenimento di tutte le voci di spesa – spiega Franze Piunti, direttore della Navigazione Lago di Como – purtroppo con ripercussioni sul servizio. Abbiamo dovuto sopprimere alcune corse poco utilizzate, in particolare quelle degli aliscafi e dei traghetti, e introdurre un aumento del prezzo dei biglietti». Impossibile altrimenti pensare di far fronte a un taglio di oltre dieci milioni di euro imposto da Palazzo Chigi. 

Dovrebbe cambiare poco per i pendolari, che però su alcune tratte potrebbero trovarsi a dover fare i conti con un aumento del 10% del loro abbonamento. «Di sicuro verranno garantite le corse negli orari di punta. Peccato essere stati costretti a depotenziare un servizio che nel 2011 ci ha portato a staccare oltre 3 milioni di biglietti sul solo lago di Como, 400mila in più dell’anno precedente».