Como, 18 giugno 2011 - Nonostante il maltempo e i sempre più ravvicinati temporali di questo periodo, proseguono incessanti i lavori per la realizzazione della nuova passeggiata a lago, ovvero la posa del tappeto in erba sintetica che costituirà la base della nuova provvisoria passeggiata sponsorizzata da Gianluca Zambrotta, terzino del Milan per 340mila euro. Anche ieri sono proseguiti i lavori di posa del nuovissimo manto verde mentre aumentano non poco le polemiche per coloro che, soprattutto nella zona di San’Agostino, si trovano a dover fare i conti con il deposito delle tanto famigerate «palancole», ovvero quelle strutture in ferro, per la maggior parte arrugginite a causa dell’umidità e la pioggia di questi giorni.

 

Polemiche che vengono soprattutto dagli esercenti di lungolario Trieste, all’inizio di viale Geno. «Disfèscia ca’ tua, infèscia ca’ mia (libera la tua casa, ma occupa la mia) - è il commento di Roberto Rigamonti, titolare di un esercizio commerciale - ma in questo caso non si può, per favorire un progetto, creare problemi ad altri esercizi. Le palancole sono state accatastate proprio di fronte al mio esercizio e in questo modo la visuale a lago è praticamente sparita». E pensare che, almeno fino a pochi giorni prima, molta gente veniva qui, soprattutto turisti, perchè era uno dei pochi luoghi del lungolago dove si vedeva ancora qualcosa di lago. «Invece, adesso- afferma Rifamonti - proprio per quei lavori che devono fare laggiù hanno portato qui le palancole che creano un nuovo muro, in sostanza impediscono la vista a lago a chi si siede ai tavolini del mio esercizio.

 

Va bene, dico, se questa è una soluzione provvisoria in attesa di trasferire le palancole e quindi quest’ammasso di ferraglia, in un altro posto, ma ad una mia precisa domanda agli operai, ovvero fino a quando dovranno stare lì queste palancole, nessuno è stato in grado di darmi una risposta esauriente». Secondo il commerciante «nessuno sa nulla, nessuno sa fino a quando questo materiale oscurerà la vista del lago e del primo bacino davanti al mio locale dove, tra l’altro, la strada è stata ulteriormente ristretta. Insomma è un disastro. Se queste palancole dovessero rimanere qui, da questa zona non passerà più nessuno». Stesso discorso da parte di Luisa Volontè dell’edicola «Sant’Agostino». «Speriamo - dice - che questa ferraglia venga portata via nel più breve tempo possibile, altrimenti ci troveremo di fronte ad un’altra estate con uno scarsissimo passaggio di turisti, con conseguenze facilmente immaginabili per le nostre attività».