Como, 28 aprile 2011 - «Il lungolago, almeno nel tratto tra piazza Cavour ed i Giardini a lago, sarà accessibile a residenti e turisti entro l’inizio dell’estate. Parola della Giunta Comunale! Ci sono offerte per far sì che ciò avvenga senza costringere il Comune, che di soldi non ne ha più, a sborsare altri quattrini. Quindi ben vengano le idee dei privati».

L'esecutivo di Palazzo Cernezzi ha dato il via libera alla realizzazione, sia pure temporanea, quindi da giugno a settembre, della passeggiata a lago tra i giardini pubblici e piazza Cavour, una passeggiata che, secondo l’iniziale cronoprogramma stabilito al’inizio dei lavori per la realizzazione delle opere antiesondazione avrebbe dovuto concludersi entro il 9 marzo del 2009, quindi dopo 427 giorni dalla posa della prima pietra per questi lavori (8 gennaio 2008). Invece tutto è ancora in alto mare, vuoi per problemi emersi nel corso dei lavori, vuoi per la vicenda dell’ormai noto «muro della vergogna», vuoi per tutta una serie di inconvenienti che sono emersi nel trascorrere dei lavori. Il sindaco Stefano Bruni ha confermato: «non si può pretendere il rispetto dei tempi quando si tratta di un’opera così importante e così avveniristica».

Ma oltre due anni di ritardo senza la maggiore attrattiva turistica di Como lasciano il segno. Ecco, quindi, scendere in campo i privati (Associazione dei Costruttori Edili, Camera di Commercio, Acsm-Agam, Associazione «Amici di Como») che hanno messo a punto un progetto dal costo di 120mila euro interamente a carico degli stessi privati, per rendere accessibile la passeggiata nei prossimi mesi.

Una cosa provvisoria, ovviamente, anche perché i lavori del primo lotto sono ancora in alto mare. La Giunta comunale ha dato il via libera ad un bando per avere proposte, entro il prossimo 3 maggio, da parte di associazioni di privati per rendere accessibile la passeggiata provvisoriamente per quest’anno. Prima una sola ipotesi, poi un’altra. Ora tutto è rinviato al 3 maggio per sapere chi si dovrà fare carico di questa incombenza. Ma qualcuno non è d’accordo sull’apertura provvisoria del lungolago, almeno il primo lotto. Tra questi Pasquale Buono, consigliere comunale di maggioranza (Autonomia Liberale per Como) che questa sera in Consiglio comunale farà un intervento preliminare proprio sulla vicenda.

«Tanto di cappello - dice - ai privati che intervengono, investendo denaro, per un’opera così importante che tutti i comaschi attendono da diversi anni. Ma che senso ha dare alla città un tempo limite da giugno a settembre con la riapertura del lungolago, con l’abbellimento dell’arredo urbano e poi, quando è finito tutto a settembre, si smantella? E che fine farà il primo tratto del lungolago dove già da tempo i lavori dovevano essere terminati? Sul futuro rimangono non pochi dubbi. Io vedo un futuro a lunghissima distanza. Meglio unire forze pubbliche e private, dopo accordi ben precisi, per finire il prima possibile i lavori».