Como, 1 dicembre 2010 - «Gli infortuni sul lavoro in Lombardia, ed anche nel Comasco, sono in diminuzione rispetto agli anni scorsi; ma ciò non toglie che la guardia deve sempre essere altissima, anche perchè non vorremmo che quanto fatto di buono finora venisse vanificato da comportamenti irresponsabili».


È quanto ha affermato ieri il direttore regionale dell’Inail Alessandro Crisci, supportato dalla direttrice della sezione di Como Santa Picone che proprio ieri ha ufficialmente consegnato le chiavi della sezione di via Petrarca a Vittorio Tripi che da oggi è il nuovo direttore dell’ «Istituto Nazionale per le Assicurazioni contro gli Infortuni sul Lavoro» per quanto riguarda la provincia di Como. «La Lombardia - ha detto Crisci ieri in occasione del convegno di ieri a Villa Giovio - è la regione che si trova al primo posto per numero di infortuni in termini assoluti, ma registra un termine di frequenza pari al 24,97% che risulta, quindi, ben al di sotto dell’indice medio nazionale che è del 26,63%, almeno per quanto riguarda il 2009.

 

In pratica la Lombardia, dopo Campania e Lazio, è la regione con meno infortuni sul lavoro in assoluto. La situazione è migliorata considerato che dai 149.565 infortuni sul lavoro del 2008, nel 2009 si è passati a 134.087, quindi con un calo del 10,3%».


Ma in provincia di Como la situazione com’è? «Nel territorio lariano - spiega la signora Picone - gli infortuni sul lavoro nel 2009 sono diminuiti del 12,4 % rispetto al 2008. Questa flessione d’infortuni ha riguardato particolarmente l’industria e servizi con, rispettivamente, 7.975 infortuni nel 2008 e 6.935 nel 2009 con una riduzione del 13%. In agricoltura gli infortuni sono passati da 179 nel 2008 a 156 nel 2009 con una flessione del 12,08%». Nel 2009, purtroppo, nonostante siano diminuiti gli infortuni sul lavoro in provincia di Como, sono sempre tanti (11) gli infortuni con esito mortale. Ma di questi ben 6 sono decessi da infortunio in itinere, ovvero incidenti stradali di un lavoratore che stava raggiungendo il posto di lavoro.


Ma quali sono stati i settori con i maggiori infortuni? «L’edilizia - aggiunge la signora Picone - ha avuto nel 2009 735 infortuni pari al 10,02% degli infortuni totali. Il settore dei trasporti, magazzinaggio e comunicazioni seguono con 369 infortuni (5,03%); 257 gli infortuni nelle aziende tessili (3,5% sul totale) mentre nelle industrie del legno sono stati 89 (1,21 % del totale). Nel settore delle costruzioni 317 casi hanno coinvolto lavoratori di età compresa tra i 18 ed i 34 anni. In calo anche gli infortuni ai lavoratori stranieri passati dai 1.260 del 2008 ai 1.203 del 2009».