Como, 13 ottobre 2010 - Ci sono tanti modi per aiutare le famiglie a districarsi nella crisi, che da tempo ha allungato i suoi tentacoli anche sul Comasco, sino a qualche anno grazie a seta, frontalierato e turismo annoverato tra le oasi felici del Paese. La Provincia ha scelto la strada dell’aiuto concreto e tangibile, attraverso un bando per 100mila euro di stanziamenti che darà diritto a un contributo per l’acquisto di alcuni beni, rivolti a categorie ben definite: studenti delle scuole superiori, disabili, persone non autosufficienti e nuclei familiari con almeno tre figli minori.

 

Contributo – pari al 70% della spesa sostenuta fino a un massimo di 2mila euro – che potrà essere utilizzato per acquistare computer e relativi accessori, vocabolari e dizionari scolastici, apparecchi sanitari per persone non autosufficienti, strumenti per l’abbattimento delle barriere architettoniche, e attrezzature in favori di bambini da 0 a 3 anni. L’iniziativa – cui potranno aderire anche disoccupati per cessata attività autonoma dal 2008, causa crisi economica – è stata illustrata ieri mattina a Villa Saporiti dall’assessore provinciale ai Servizi sociali, Simona Saladini.

 

«Il bisogno sociale è aumentato e sempre più persone si rivolgono ad enti e istituzioni, dai Comuni, ma anche agli otto Ambiti dei Piani di Zona, in cerca d’aiuto. Perché acquisto di beni e non denaro contante per pagare ad esempio le bollette? Perché questo ruolo spetta istituzionalmente ai Comuni. Il bando, il secondo del genere in Lombardia, servirà anche a noi per capire le proporzioni del bisogno sociale nel Comasco».

 

Potenzialmente hanno diritto a un contributo un minimo di 50 nuclei familiari. Villa Saporiti si è detta pronta a «rafforzare i finanziamenti» nel caso i fondi a disposizione riuscissero a soddisfare solo parte delle richieste. Il riferimento è la Provincia di Como, cui le domande potranno essere presentate a partire dal prossimo 18 ottobre e sino al prossimo 16 novembre. Tra i requisiti necessari: lo stato di disoccupazione dal 2008/2009/2010, la cassa integrazione o mobilità con indennità non superiore a 830 euro e – come detto – la cessazione di attività autonoma dal 2008. Come spesso accade di recente, la Provincia di Como darà corso a una campagna informativa, su vasta scala, sui contenuti del bando che coinvolgerà Comuni, Uffici di Piano, sindacati e media. «La Provincia è sempre vicina alla famiglia» il leit motiv dell’iniziativa.