Como, 24 agosto 2010 - Le imprese comasche risentono ancora della crisi economica, ma cercano di reagire investendo in risorse umane: sono 5.550, infatti, i nuovi posti di lavoro previsti nel 2010 di cui il 60% con contratti di tipo non stagionale. È quanto emerge dall’indagine Excelsior 2010, elaborato da Unioncamere e ministero del Lavoro.

 


La percentuale delle imprese comasche che prevedono assunzioni è quindi costantemente calata nell’ultimo quadriennio, ma sono comunque previste oltre 5.550 assunzioni di cui 70% all’interno dei settori turismo e ristorazione. I settori invece in difficoltà sono quelli della fabbricazione di macchinari e attrezzature (-5,7%), di prodotti in metallo (-3,7%) e delle costruzioni (-3,4%).

 

Sempre dal rapporto Excelsior 2010 emerge che quasi un terzo delle nuove assunzioni a carattere non stagionale (1.790 posti) riguarderà impieghi a tempo indeterminato mentre i contratti a tempo determinato (1.530 posti), che le imprese dichiarano di utilizzare soprattutto per far fronte a picchi di attività, vengono sempre più utilizzati come contratto prova al fine di testare il personale. Il settore turismo e ristorazione impiegherà la maggior parte dei contratti stagionali che riguarderanno oltre 1.600 assunzioni.

 

Poco consistente il ricorso al nuovo apprendistato e al contratto di inserimento (6,8% e 1,2% del totale). In leggera flessione rispetto allo scorso anno il ricorso al part-time che si attesta attorno al 20%. Le imprese ricercano sempre più laureati e diplomati (rispettivamente il 13% e il 44% del totale dei contratti previsti) a riprova della progressiva terziarizzazione che ha caratterizzato il territorio lariano negli ultimi anni con la conseguente richiesta di elevate professionalità, nonostante la difficoltà espressa dalle imprese di reperire il personale necessario a causa del ridotto numero di candidati e della loro inadeguatezza.

 

Le prime cinque professioni richieste sono: attività commerciali (14%), professioni tecniche nell’amministrazione e nelle attività finanziarie e commerciali (8%), operai semiqualificati di macchinari per lavorazioni in serie e addetti montaggio (8%), professioni qualificate nelle attività turistiche e alberghiere (7%), impiegati a contatto diretto con il pubblico (7%).

 


Gli indirizzi più richiesti sono quelli che riguardano materie economiche, amministrative, commerciali e sanitarie. Rispetto agli anni precedenti, invece, calano le assunzioni di personale immigrato non stagionale e le preferenze di assunzione per giovani e donne.