Como, 25 maggio 2010 - Una decisa accelerata verso la tanto sospirata (almeno da parte della città, considerati i bisogni e le urgenze) approvazione del Bilancio comunale preventivo 2010 e triennale 2010-2012 da tempo bloccato.

 

Ieri il Consiglio comunale, al termine di una seduta fiume, ha approvato una lunga serie di emendamenti e tutto lascia pensare che entro giovedì possa approvare il documento di programmazione economica. La seduta-fiume è stata convocata dalle 10 alle 24, ma delle 14 ore sono state rese utili molto meno della metà, circa 6 ore.
Ieri pomeriggio attorno alle 15.30 dopo una mattinata passata a discutere sul “Cube” (il chiosco di viale Rosselli che è iscritto a Bilancio in quanto il Comune dovrebbe acquistrarlo per 360 mila euro).

 

L’emendamento presentato dal Pd circa l’acquisto del “Cube” da parte del Comune è stato stralciato in quanto, su suggerimento del sindaco, il tutto è stato rinviato ad una delibera consiliare post-Bilancio. «Si tratta di una questione complessa - ha detto il primo cittadino - e ci sono da approfondire ancora diverse cose, prima di fare passi falsi sia di natura giuridica sia di natura patrimoniale. Penso quindi che la cosa migliore sia quella di stralciare e non impegnare certe risorse in nessun capitolo».

 

L'assemblea di Palazzo Cernezzi ha avuto poi un vero e proprio scossone quando Donato Supino (Prc) ha ritirato i suoi quasi 200 emendamenti che sono stati però fatti propri, come consente il regolamento, da Luigi Bottone (Liberi per Como). Grande sorpresa nell’aula consiliare in quanto ci si aspettava che sarebbe stato il consigliere di Area 2010 Alessandro Rapinese a procedere in questo senso.

 

«Li ho presentati - ha detto Supino - con lo scopo di dare un contributo e uno stimolo rispetto alla vertenza sulla Ca’ d’Industria. Quando ho capito che l’intervento del sindaco è stato determinante per la soluzione della vicenda sia a livello di qualità per gli ospiti che per i lavoratori, gliene dò atto e ritiro gli emendamenti che comunque hanno sottolineato una forma di protesta davvero eccezionale».

 

Luigi Bottone ha poi spegato al sua decsione: «Questi emendameti sono stati fatti soltanto per creare un danno ai cittadini comaschi che avrebbero dovuto sopportare spese aggiuntive per ulteriori sedute del Consiglio comuale.

 

Invece questi emendamenti sono per la quasi totalità, come detto anche dal vicesegretario comunale Oliviero Emoroso, inammissibili perchè non possono essere trattati. Sono abituato a venire in Consiglio comunale a parlare e discutere gli emendamenti ma non lo faccio per una questione di ostruzionismo. Quindi li elimino in blocco a parte tre o quattro. Con questa mia iniziativa ridurrò i 183 emendamenti a solo 4 votazioni senza far perdere alcun Consiglio».

 

Intanto, proprio per accelerare al massimo l’approvazione del bilancio è stato fatto ieri un incontro bipartisan. Le richieste dell’opposizione, che potrebbero essere accolte, ma si è ancora in fase di discussione, riguardano l’istituzione di una Commissione speciale sulla Ca’ d’Industria con il compito di far luce sull’appalto decenale di esternalizzazione del servizio cucina; poi il contributo del Pd alla stesura del Pgt e la costituzione di una Fondazione ad hoc per la gestione delle grandi mostre.