Al Bassone super corso di intaglio, i detenuti creano sculture e bastoni

Il risultato sarà sotto gli occhi di tutti: l’opera esposta a Schignano di PAOLA PIOPPI

VOLONTARI Gli intagliatori del legno di Schignano docenti al Bassone

VOLONTARI Gli intagliatori del legno di Schignano docenti al Bassone

Como, 2 novembre 2015 - Le risorse forestali della Lombardia diventano protagoniste di un corso professionale all’interno del carcere Bassone di Como. Parte infatti sabato 7 novembre, il secondo ciclo di lezioni realizzate all’interno della casa circondariale comasca, grazie a una sinergia che ha dato vita a un progetto per la realizzazione di bastoni e sculture in legno realizzate dai detenuti, con finalità rieducative e di insegnamento. La prima fase si è già svolta prima dell’estate, quando gli intagliatori del legno di Schignano, si erano trasformati in volontari per il carcere Bassone, docenti di un corso di intaglio professionale, utilizzando le materie prime provenienti dalle aree forestali lombarde. Oltre al corso teorico-pratico di cinque lezioni di intaglio, ma anche di formazione sulla gestione e conoscenza delle foreste di Lombardia, comprensivi degli gli aspetti etici e di sostenibilità del territorio, ha prodotto bastoni da passeggio in legno di nocciolo, nella prospettiva di ipotizzare una commercializzazione futura, in tutto sotto la guida di personale tecnico dell’Ersaf. Il progetto, varato per la prima volta al Bassone, è stato realizzato dalla casa circondariale comasca in collaborazione con Ersaf, l’ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste, e portato avanti con il consigliere regionale Daniela Maroni, oltre alla fdisponibilità degli intagliatori.

Parte ora nella sua seconda fase. Cinque giornate di intaglio artistico, sei ore ogni lezione, sotto la guida dei maestri mascherai di Schignano, che si sono messi a disposizione di altrettanti detenuti, scelti tra coloro che hanno dimostrato di avere caratteristiche adeguate a seguire il corso. Prima di tutto, la predisposizione a questo genere di lavori e alla manualità, fondamentale nell’approccio con la materia prima, ma anche al capacità di lavorare in gruppo e di condividere un obiettivo comune. Il tema del manufatto sarà scelto e studiato insieme, altro aspetto della valenza sinergica di questo laboratorio, che si affianca all’acquisizione di una professionalità. Il risultato di questo percorso, che terminerà a fine novembre, sarà sotto gli occhi di tutti: infatti la scultura finale sarà esposta a Schignano. «Assieme a Ersaf e ai mascherai di Schignano – commenta Daniela Maroni – abbiamo iniziato questi percorsi che hanno dato ottimi risultati».

di PAOLA PIOPPI