Como, in discoteca con la volante invece di pattugliare le strade: gli agenti finiscono nei guai

In cinque accusati di abbandono del posto di lavoro e peculato, alcuni di loro tornavano a casa a vedere la sierie tv durante il turno

Controlli generici

Controlli generici

Como, 18 aprile 2015 - Abbandono del posto di servizio, peculato d’uso e falso: accuse che hanno raggiunto cinque agenti della Polizia Stradale di Como, che avrebbero lasciato le mansioni di pattugliamento a loro assegnate, per svolgere attività personali, come andare in discoteca o guardare le serie tv di polizieschi a casa di un collega. L’avviso della conclusione delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Como Massimo Astori, è stato notificato a Mirko Travaglini, 36 anni, Gianluca Balzano, 35 anni, Matteo Colapietro, 28 anni, Luigi Vigilante, 35 anni e Luigi Avvisati, 26 anni.

I fatti contestati sarebbero avvenuti tra ottobre e novembre dello scorso anno, quando gli agenti erano in servizio in pattuglia, ma mentre erano già in corso indagini su altri fatti, sempre legati alle attività della Stradale di Como. Gli episodi contestati sono tre. Nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, Travaglini, Balzano e Colapietro avrebbero abbandonato il posto di servizio durante il turno tra le 19 e la 1, assegnato sulla tratta autostradale Como-Lainate, dove avrebbero dovuto svolgere controlli di prevenzione con l’etilometro. Al contrario, tra le 23.30 e mezzanotte e mezza, risulta che fossero alla discoteca Albert Club di Fino Mornasco, per motivi di svago personali.

All’accusa di abbandono del posto di servizio, si aggiungono quelle di peculato d’uso, per aver utilizzato l’auto di servizio per scopi privati, vale a dire andare in discoteca, al di fuori dell’itinerario di vigilanza loro assegnato, e di falso per aver formato atti su appositi modelli, in cui attestavano di aver svolto il servizio predisposto per tutto l’orario del turno. Stesse accuse per Balzano e Colapietro il 10 novembre: assegnati alla zona Tavernerio, Erba e Lurago d’Erba, sempre tra le 19 e la 1, avrebbero dovuto svolgere controlli con precursore ed etilometro. Tuttavia, tra le 21.30 e le 23.30 si sarebbero invece recati nell’abitazione di Balzano, nella Bassa Comasca, e quindi dalla parte opposta del territorio, per cenare e guardare la serie tv «Squadra Antimafia». Infine le contestazioni per Vigilante e Avvisati, sono relative al pomeriggio del 26 novembre, quando i due agenti erano assegnati al turno 13-19. Avrebbero dovuto fare controlli ai veicoli per il trasporto merci tra Cantù, Bregnano, Rovello Porro e Appiano. Secondo gli inquirenti, tra le 13.30 e le 15, sarebbero invece stati a casa di Vigilante, in attesa della consegna di un televisore, che avrebbero poi installato prima di riprendere il regolare servizio.

Rispetto a 51 agenti e funzionari che costituiscono l’organico della Polizia Stradale di Como, ad oggi 25 di loro risultano coinvolti in indagini della Procura lariana. Un aspetto che sta creando disagio alla stessa magistratura, nel momento in cui deve rapportarsi al comparto per esigenze istruttorie e di natura giudiziaria, relative a competenze peculiari della Stradale. A questo elenco si aggiunge il medico della Questura di Como Angela Napolitano, ora trasferita a Milano, imputata in un processo per un falso e indagata per un altro falso, e l’arresto per corruzione del sovrintendente Cosimo Bersano. Tuttavia, le indagini in corso a palazzo di giustizia potrebbero non essere finite con questi ultimi due provvedimenti.