Como, riapertura del Sinigaglia: altro rinvio

I tifosi pronti a sit-in di protesta e anche battaglie legali contro la società

I lavori per la sicurezza del Sinigaglia

I lavori per la sicurezza del Sinigaglia

Como, 6 ottobre 2015 - Un vertice in Prefettura, un sopralluogo e grande attesa per il via libera all’utilizzo del Sinigaglia. Poi il colpo di scena: tutto rinviato a mercoledì. Altro sopralluogo e altri soldi spesi, inutilmente. Intanto i tifosi sono sul piede di guerra e pronti a mettere a ferro e fuoco società e città se non ci sarà l’apertura dello stadio.

«Siamo stati presi in giro», commentava ieri un supporter azzurro che - con gli ultrà della curva ovest - è pronto a una battaglia anche in sede legale. «Abbiamo acquistato l’abbonamento per vedere il Como al Sinigaglia e non al Piola, chi mi paga il costo del biglietto del bus e il tempo perso?», si chiedeva.

Intanto c’è grande confusione sulla situazione della messa a norma dello stadio Sinigaglia. Due settimane fa sono finiti i lavori interni dello stadio, con l’installazione dei famigerati tornelli, in queste ultime ore sta nascendo un problema sulle recinzioni esterne allo stadio che servono a formare i percorsi e a dividere i tifosi prima e dopo la partita. Lungo i giardini a lago sono state montate le recinzioni, che sembrano formare delle proprie gabbie dove i tifosi devono transitare come area di pre filtraggio, prima di immettersi nei tornelli ed accedere al proprio settore. Il Calcio Como vorrebbe lasciare fisse per tutto questo campionato, questa lunga fila di transenne e reti, mentre da regolamento approvato da Questura e Comune di Como, devono essere montate e smontate in giornata. Il lavoro di montaggio di questi oltre cento metri di cancelli, dura diverse ore e il costo di numerosi operai in giornata festiva e probabilmente anche in orario serale, è molto elevato.

E il Como in questo momento non ha certo una situazione florida. La situazione deve essere risolta a breve altrimenti il Como rischia di giocare ulteriori partite sul campo di Novara. La lunga fila di cancelli ha un enorme impatto visivo e ambientale, proprio in una zona, già martoriata da questo punto di vista, con gli infiniti cantieri delle paratie del lungolago. Una settimana fa la società Calcio Como che aveva garantito ai propri tifosi e abbonati lo svolgimento della partita contro l’Ascoli, ha tolto dal proprio sito internet il comunicato che annunciava la fine dei lavori e la certezza che la partita si sarebbe disputata. Il risultato lo si è visto: la sfida - poi persa amaramente - è stata giocata ancora una volta al Piola di Novara. E adesso il nuovo balletto per la partita si disputerà probabilmente su altri tavoli, fra Questura, Comune e Società Calcio Como per cercare una soluzione al problema e dare una risposta ai tifosi imbufaliti che non vogliono più spostarsi a Novara per le partite casalinghe. Dopodomani la parola decisiva. Poi sono pronte le carte bollate e le proteste, in primis contro la Calcio Como.