Rimborsopoli al Pirellone, tutti i comaschi a giudizio

In tutto sono 56 gli ex consiglieri che ieri hanno scelto il processo

Gianluco Rinaldin

Gianluco Rinaldin

Como, 28 aprile  – Ci sono anche alcuni consiglieri o ex consiglieri regionali comaschi tra gli imputati che andranno a processo il 1° luglio per rispondere della gestione dei rimborsi spese, sfociati nell’accusa di peculato. Sono Gianluca Rinaldin e Giorgio Pozzi (Pdl), Luca Gaffuri (Pd), Dario Bianchi (Lega Nord) e i lecchesi Stefano Galli, ex commissario della Lega e Giulio Boscagli (Pdl) ex Assessore regionale alla Famiglia. Il democratico  Carlo Spreafico è stato condannato a 2 anni con rito abbreviato. In tutto sono 56 gli ex consiglieri che ieri hanno scelto il processo, durante l’udienza preliminare che si è svolta a Milano davanti al gup Fabrizio D’Arcangelo. Sono accusati dai pm milanesi Paolo Filippini e Antonio D’Alessio, di aver speso risorse pubbliche per acquistare beni di natura personale, senza alcuna giustificazione di mandato: gli atti elencano a vario titolo ristoranti di lusso, acquisto di formaggi e vini prelibati, cartucce da caccia. Stefano Galli, ex capogruppo del Carroccio, avrebbe ottenuto un rimborso da 6 mila euro per pagare il ricevimento di nozze della figlia e avrebbe favorito il genero facendogli ottenere una consulenza regionale costata alle casse del Pirellone 196 mila euro.