Como, l'emergenza profughi a San Giovanni approda all'Europarlamento

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha chiesto l'intervento dell'UE

Per Salvini i profughi devono andarsene da Como

Per Salvini i profughi devono andarsene da Como

Como, 28 luglio 2016 - Il caso dei profughi fermi da due settimane fuori dalla stazione San Giovanni è approdato anche sui banchi dell'Europarlamento, grazie al leader della Lega Nord, l'onorevole Matteo Salvini, che ieri ha presentato un'interrogazione rivolta alla Commissione europea. 

"La Commissione dica se  l’Italia può continuare a sostenere da sola il peso di tale emergenza - ha chiesto Salvini - anche alla luce di simili situazioni valutare una revisione delle proprie politiche migratorie”. Ad appoggiare la sua richiesta anche i membri del Carroccio di Como. “L'onorevole Nicola Molteni, qualche settimana fa, aveva presentato una interrogazione in parlamento per chiedere lo sgombero e il ripristino della legalità – spiega Alessandra Locatelli, segretaria dei lumbard in città -  La pressione che si è venuta a creare al confine italo-svizzero ha creato una concentrazione insostenibile di clandestini nella nostra città. L’unica strada percorribile è quella di evitare gli sbarchi e approntare dei centri di accoglienza sulle sponde a sud del mediterraneo, sfruttando i fondi europei e verificando sul posto gli effettivi aventi diritto di asilo". 

Un emergenza ormai insostenibile secondo gli esponenti del Carroccio. "Ogni giorno si assiste a un numero fluttuante di clandestini che si accampa sul prato o sotto i portici, in un spazio della città ormai irriconoscibile, diventato terra di nessuno e in totale stato di degrado - concludono -  Le condizioni igienico sanitarie sono pessime e i rischi per la salute enormi. Il problema non è solo quello di sfamare o servire i clandestini, ma bensì la presenza di gente non identificata all’interno del nostro paese e il costante aumento di questo fenomeno che ormai raggiunge proporzioni non controllabili”.