Finale scudetto, Briantea 84 battuta da Roma

Il primo capitolo della saga che vale il tricolore del basket in carrozzina va agli eterni rivali del Santa Lucia

Choudhry e Santorelli

Choudhry e Santorelli

Cantù, 17 maggio 2016 - Il primo capitolo della saga che vale lo scudetto del basket in carrozzina porta la firma in regia del Santa Lucia Roma: i titoli di coda scendono su un 69-61 che contiene tutto quello che rende questa sfida una battaglia senza esclusione di colpi. Una rincorsa iniziale, la fuga dei romani e la rincorsa fino all’ultimo sangue di Cantù. Ma tutta la trama si decide nel secondo quarto: con un folle istinto killer, gli uomini di Carlo Di Giusto hanno affondato il coltello, piazzando un fatale +17 con la tripla di Adolfo Berdun, l’uomo partita (17 punti personali). Per gli uomini di coach Marco Bergna è stato tutto difficilissimo: nonostante siano arrivati fino a -4 a 4’ dalla fine, i canturini hanno dovuto lasciare il primo punto nella capitale.

«Abbiamo avuto un brutto inizio, penalizzato dai 3 falli di Jan Sagar nei primi 5’ – ammette coach Bergna -. Abbiamo preso un parziale di 17 punti nel secondo quarto, tirando col 30% nella prima metà del match, in più in difesa abbiamo avuto alcune lacune. Ma sono abbastanza deluso dalla gestione arbitrale, avrebbe potuto essere più oculata, rivedremo la partita in televisione per capire dove abbiamo sbagliato. Roma ha sicuramente giocato forte dal primo minuto, ma siamo arrivati anche a -4 due volte, ci abbiamo creduto fino alla fine. Ci è mancata la lucidità nel finale, abbiamo fatto il gioco del Santa Lucia, accettando alcune provocazioni. Dall’altra parte abbiamo trovato un Berdun in forma strepitosa, ha fatto la differenza». Appuntamento per gara-2 al Pianella di Cantù per sabato 21 maggio: i canturini per continuare la serie dovranno vincere e portare la finale a gara-3: «È una partita che dura 120’: abbiamo perso i primi 40, ora dobbiamo giocarci il tutto per tutto al Pianella per tornare qui a Roma e ribaltare. Penso che la cosa positiva sia la resistenza avuta a livello mentale fino all’ultimo secondo, con questo atteggiamento dobbiamo andare a vincere in casa nostra».