Grandate, la solidarietà della Chicco per i bimbi dell'Uganda

Tanti bimbi sono stati curati e salvati con le apparecchiature e i prodotti realizzati a Grandate: una mostra al Museo del Cavallo Giocattolo racconta l'esperienza a Kalongo

Alcune immagini della mostra

Alcune immagini della mostra

Grandate (Como), 15 aprile 2016 - I pacchetti di maggioranza vanno e vengono, ma il cuore della Chicco è sempre da una parte sola: quella dei bambini di tutto il mondo. Anche adesso che il 60% delle azioni è finita nelle mani della Investindustrial di Andrea Bonomi, che affiancherà la dinastia Catelli per rendere se possibile ancor più internazionale quel marchio nato settant’anni fa a Como e diventato così familiare alle mamme di tutto il mondo. A raccogliere il testimone del fondatore, Pietro Catelli, nel campo del volontariato c’è la figlia Francesca protagonista l’estate scorsa di una missione di solidarietà a Kalongo, in Uganda, insieme a un’altra rampolla eccellente, Giovanna Ambrosoli. «Mission to Kalongo - spiega la vicepresidente del Gruppo Artsana – è l’espressione di un progetto di responsabilità sociale, promosso da Pic Solution e nasce dalla volontà di creare valore comune e dalla convinzione che la solidarietà vada insegnata e trasmessa come valore alle future generazioni».

E proprio nell’ospedale che sorge in una delle zone più povere dell’Africa tanti bimbi e tante mamme sono stati curati, e in molti casi salvati, grazie ai prodotti e alle apparecchiature medicali realizzate a Grandate. «Ogni anno nell’ospedale fondato da padre Giuseppe Ambrosoli nel 1957 e mandato avanti dai missionari Comboniani vengono curate oltre 50mila persone, il 70% della quali donne e bambini – spiega Giovanna Ambrosoli – Una realtà costruita attraverso il contributo e la generosità di tante persone che ci sono state vicine in questi anni». Tra loro anche la numero uno della Chicco-Artsana, protagonista l’estate scorsa di un viaggio per portare aiuti umanitari, insieme al fotografo Marco Mignani. A mesi di distanza gli scatti di «Mission to Kalongo» sono diventati una mostra, che potrà essere visitata in anteprima per tutto il weekend all’interno del Museo del Cavallo Giocattolo.

«Ci auguriamo che gli scatti di Mission to Kalongo suscitino nei visitatori le medesime emozione vissute da chi ha partecipato alla missione – spiega Giovanni Berera, curatore del Museo del Cavallo Giocattolo - e che facciano nascere il desiderio di partecipare concretamente al raggiungimento di obiettivi del Dr. Ambrosoli Memorial Hospital, che ogni giorno affronta emergenze di ogni tipo». L’obiettivo è condividere i risultati egli aiuti raccolti fino ad ora grazie a tutte le edizioni di «Lights on Africa»,oltre 2.800 parti sicuri alle mamme di Kalongo e oltre 1.700 cure pediatriche antimalariche.