Cavallasca, tenta una rapina in Svizzera ma gli sparano

A volto coperto e armato di pistola entra al distributore. Scatta l'allarme e prende in ostaggio una commessa poi viene raggiunto da un colpo di pistola che gli frattura il femore. Comasco arrestato di PAOLA PIOPPI

Polizia svizzera

Polizia svizzera

Cavallasca (Como), 8 febbraio 2016 - Il proiettile esploso dall’agente di Polizia Cantonale lo ha raggiunto alla gamba, fratturandogli il femore. Così Simone Auletta, ventottenne di Cavallasca, da sabato sera è ricoverato all’ospedale di Lugano, accusato di rapina e piantonato. Il suo ferimento è avvenuto poco dopo la rapina al distributore Eni di Novazzano, appena passato il confine, nella quale era stata presa in ostaggio una commessa: l’allarme è scattato alle 19.15 quando il bandito si trovava ancora all’interno della stazione di servizio.

In zona, oltre alla Polizia Cantonale, c’erano già le pattuglie delle Guardie di confine svizzere e delle polizie comunali di Chiasso e Mendrisio, impegnate in servizi di prevenzione predisposti a causa dell’impennata di rapine delle ultime settimane. L’auto con a bordo Auletta, un modello di piccola cilindrata con apposte targhe ticinesi, forse rubate appositamente per realizzare il colpo, si è avvicinata al distributore. Il rapinatore è sceso con il volto coperto e impugnando una pistola. Non appena ha minacciato la commessa, è scattato l’allarme, che ha attirato in pochi secondi uno spiegamento di pattuglie attorno all’esercizio, bloccando il rapinatore all’interno. Così.

Per cercare di fuggire, l’uomo ha preso in ostaggio la commessa, minacciandola con l’arma: è così riuscito ad arrivare fino all’uscita, utilizzando la donna come scudo rispetto alle forze di polizia. Tuttavia quando ha raggiunto la sua auto, è stato bloccato dagli agenti, che hanno esploso un colpo d’arma da fuoco, ferendo il rapinatore ad una gamba e liberando l’ostaggio. Auletta è stato subito soccorso dalla polizia, poi trasportato in ospedale a Lugano, dove è stato operato alla gamba e arrestato. Non appena sarà in condizione di essere spostato, sarà trasferito in carcere. Auletta è un volto più che noto in Canton Ticino. A luglio 2010 era stato condannato a due anni e mezzo di carcere per una tentata rapina alla Coop di Morbio Inferiore dell’anno prima.

A novembre scorso era invece stato arrestato e sospettato di una serie di rapine avvenute tra ottobre e novembre in un solarium a Chiasso, due stazioni di servizio rispettivamente a Novazzano e Ligornetto, e altri colpi nella stessa zona, nei confronti di aree di servizio, o di esercizi commerciali, sempre lungo la linea di confine. La Squadra Mobile della polizia di Como aveva anche svolto della perquisizioni nella sua abitazione, senza trovare nulla di particolare utile alle accuse. Auletta aveva sempre negato il coinvolgimento in quegli episodi, e prima di Natale era stato prosciolto dalle accuse, a fronte di prove insufficienti a suo carico e a descrizioni da parte dei testimoni, non sempre convergenti. 

di PAOLA PIOPPI