2009-07-07
— GUANZATE —
PER RINTRACCIARLO in tempo record e arrestarlo con la carta di credito rubata ancora tra le mani sono stati determinanti i messaggi sms arrivati sul telefonino del proprietario. Alfredo Bonaccorso, 38 anni di Guanzate, è finito a processo con l’accusa di furto e utilizzo fraudolendo di carta di credito, un reato quest’ultimo che ultimamente ha subìto un inasprimento delle pene, facendo lievitare la sua condanna a un anno e quattro mesi di carcere. Il furto è avvenuto domenica mattina all’interno del centro commerciale Bennet di Montano Lucino dove Bonaccorso ha preso il marsupio di una coppia di anziani. All’interno c’era il portafogli dell’uomo, con i documenti e la carta di credito. Subito è andato in diversi negozi della galleria, facendo acquisti in serie di oggetti di uso quotidiano, niente di particolarmente importante, ma sufficiente a far scattare gli sms di avviso della transazione diretti verso il cellulare del derubato, che aveva tenuto con sé il telefonino anziché riporlo assieme ai documenti.

I CARABINIERI di Montano Lucino hanno ricostruito la sequenza di acquisti di Bonaccorso, partendo dall’ultimo messaggio arrivato: l’uomo era ancora all’interno del negozio, con la carta rubata tra le mani. La comunicazione della transazione, salvo casi di particolare traffico telefonico, avviene infatti in tempo reale, prima ancora che il documento venga riposto nel portafogli.

PER QUESTO MOTIVO si sta rivelando uno dei sstemi più efficaci contro il furto, la truffa o la clonazione, tale da poter bloccare subito la carta o rintracciare chi se ne è impossessato in maniera illegale. Arrestato in flagranza di reato, è stato processato ieri mattina davanti al giudice di Como Gianluca Ortore, dove ha rimediato la condanna senza sospensione condizionale.