2008-03-11
di CORRADO CATTANEO
— LIMIDO COMASCO —
GIOVANE POSTINO muore mentre sta consegnando la corrispondenza. È una vera e propria tragedia sul lavoro l'incidente stradale avvenuto nella mattinata di ieri, poco dopo le undici, all'incrocio tra via Leopardi e via Roma. La vittima è Roberto Scavo, 21 anni, giovane postino residente a Parè, a una ventina di chilometri dal luogo dell'incidente. Scavo, portalettere con un contratto a termine firmato il 25 gennaio scorso e in scadenza con la fine del mese, al momento della tragedia era a bordo di uno scooter 125 di cilindrata delle Poste Italiane mentre si stava occupando del recapito della corrispondenza in questa zona centrale del paese. Terminata la consegna della corrispondenza in via Leopardi, strada a una cinquantina di metri dal municipio, pare si stesse portando in via Roma per proseguire nel suo lavoro quando, per motivi ancora al vaglio della Polizia locale del Consorzio intercomunale di Mozzate, si è scontrato con un furgone Iveco che percorreva quest'ultima via esattamente all'altezza dell'incrocio fra le due strade. Per lui, che ha urtato violentemente la portiera anteriore del furgone, malgrado gli immediati soccorsi prestati dagli uomini del 118 e il lungo tentativo di rianimazione, non c'è stato nulla da fare. Il corpo, ormai privo di vita, è stato quindi trasportato all'obitorio dell'ospedale Sant'Anna di Como dove è a disposizione della magistratura per gli accertamenti di rito. Ad avvisare i soccorsi è stato l'autista del furgone contro cui si è scontrato lo scooter.

«IL SUO LAVORO, per precisione e dedizione, era molto apprezzato dai colleghi», spiegano dall'ufficio stampa di Poste italiane, società che nella tragedia esprime vicinanza «alla famiglia in questo momento di grandissimo dolore». Scavo era impiegato nell'ufficio di recapito della vicina Rovellasca ma in questi giorni era dislocato a Limido per coprire l'assenza di un collega: il suo contratto era uno dei tanti a tempo determinato che riguardano la categoria dei portalettere comaschi e sarebbe scaduto fra tre settimane, mentre quella di ieri era una delle sue ultime giornate di attività a Limido.
Duro il commento di Marco Di Vico, sindacalista responsabile del settore poste della Cgil di Como: «Da troppo tempo assistiamo all'assunzione a tempo determinato di ragazzi costretti ad improvvisarsi sul lavoro in zone che non conoscono dopo che è stata consegnata loro una semplice cartina stradale e un pacco di corrispondenza spesso pesantissimo. A Como sono almeno una quarantina i portalettere precari che sono in servizio durante tutti i giorni dell'anno.

SI TRATTA molto spesso di giovani a cui si chiede di recapitare chili e chili di lettere perché assegnati in zone scoperte da giorni e quindi costretti sovente a stare per strada più delle sei ore del normale orario di lavoro. Tutto questo, unito a una manutenzione dei mezzi spesso tutt'altro che puntuale e in condizioni meteorologiche non favorevoli come nella giornata di ieri in cui ha piovuto tutto il giorno, può concorrere a far correre loro dei rischi. Davanti a un fatto del genere alzeremo i toni nei confronti dell'azienda perché non possiamo più tollerare sconti sulla sicurezza dei lavoratori».