Crisi in Venezuela, ombre e luci sul mito di Chávez

Il Venezuela, oggi, vive momenti drammatici. La crisi genera ondate di migranti che premono sui confini degli Stati vicini

Milano, 23 giugno 2017 -

LETTERA:

CARO DIRETTORE, non sono in grado di capire molto della situazione politica venezuelana, e nemmeno voglio farlo. Mi preme solo ricordare Hugo Chávez e il suo pensiero costantemente rivolto, fino all’ultimo, al suo popolo. Stava morendo, quando diede ordine di acquistare un milione di copie dei “Miserabili” di Victor Hugo e di distribuirle al popolo. Anche lui, come Fidel per Cuba, teneva moltissimo all’istruzione. Questo particolare mi ha commossa, perché per me Chávez è stato un grande. Arianna Gatti

RISPOSTA:

NON TOCCA A ME GIUDICARE se la sua opinione di Hugo Chávez sia corretta o esagerata. Certo l’ex presidente del Venezuela, scomparso il 5 marzo del 2013, è passato alla storia per il suo impegno a favore dell’America Latina e dei suoi popoli oppressi e poveri. Il Venezuela, oggi, vive momenti drammatici. La crisi genera ondate di migranti che premono sui confini degli Stati vicini. E l’epoca del «Comandante» sembra lontana, anche se l’attuale presidente è il suo delfino. A quattro anni dalla sua morte, i giudizi, anche politici, sul suo conto non sono tutti dello stesso tenore. Chi lo ama ricorda le sue battaglie contro l’analfabetismo, la povertà, le malattie e le ingiustizie sociali. E, magari, le sue teorie su modelli di sviluppo economici alternativi al capitalismo occidentale. Ma c’è chi gli rimprovera la vicinanza a Paesi e leader politici non democratici, e anche un certo autoritarismo, oltre che alcuni passaggi controversi. sandro.neri@ilgiorno.net