Il turismo può salvarci dalla crisi

La crisi morde, e morde ancora, anche se meno rispetto all’anno prossimo

Milano, 18 dicembre 2017 - 

LETTERA

Caro direttore, oggi ho cercato di prenotare un treno per raggiungere i miei parenti nelle Marche in occasione delle festività di Natale. Ce l’ho fatta, grazie al cielo. Ma ho fatto più fatica del solito, perché molti convogli erano occupati sia in prima che in seconda classe. Con tutto questo parlare di crisi, che innegabilmente c’è, mi stupisco ancora nel vedere che i cittadini si spostano molto. Per non parlare dei ristoranti: sono sempre abbastanza affollati. Marco G, da Facebook

RISPOSTA

La crisi morde, e morde ancora, anche se meno rispetto all’anno prossimo. E il 2018, secondo tutte le stime, potrebbe andare meglio rispetto a questo 2017 ormai agli sgoccioli. Gli ultimi dati di Federalberghi sono chiarissimi: più di 15 milioni di italiani partiranno per le festività, e la maggior parte di loro resterà in Italia. L’aumento rispetto al 2016 potrebbe essere di circa il 7% per un giro complessivo di affari di quasi 10 miliardi di euro. Quando analizzo questi dati penso che l’Italia abbia a disposizione una miniera d’oro: città d’arte turisticamente validissime le cui potenzialità non sono ancora del tutto espresse. E per questo il numero di viaggiatori in aumento è un segnale molto incoraggiante. Racconta anche di una ritrovata fiducia, sia che si scelga una sistemazione alberghiera sia che si torni a trovare i parenti. Buon viaggio a lei, dunque, e a tutti quelli che potranno godere di una breve e bella vacanza. sandro.neri@ilgiorno.net