Sulla maglia azzurra il tricolore è sacro e non si tocca

"La Nazionale azzurra di calcio è una delle poche ad esporre i colori della bandiera nel logo"

DOMANDA:

Caro direttore, i colori nazionali, il verde, il bianco e il rosso, in quanto tali, non possono per legge essere modificati. Può la Nazionale Italiana di Calcio sovrapporre su di essi il logo della propria Federazione, modificando lo scudetto che è cucito sulle maglie? Tanto più che si esibisce in un contesto internazionale, tra Stati, e non in un campionato minore tra Federazioni. Mario Nizza 

RISPOSTA:

La Nazionale di calcio italiana, come tutte le rappresentative, è tenuta a presentare sulle maglie il logo della Federazione, non la bandiera del Paese. Certo, poi è evidente che in tutto questo debba essere rispettata, come da lei sottolineato nella sua lettera, la sequenza dei colori (sempre che il simbolo richiami la bandiera nazionale). Cosa che la Federazione Italiana Giuoco Calcio fa ormai da anni, come ci ha spiegato l’ex direttore generale della Figc, Antonello Valentini. Riassumendo: sulla maglia va messo il simbolo della Federazione. Simbolo che può variare di disciplina in disciplina. E questo viene apposto sopra i colori della nostra bandiera, che seguono rigorosamente l’ordine canonico: verde, bianco e rosso. Per rendere meglio il concetto, quando l’Italia ha vinto l’ultimo Mondiale di calcio si è provveduto ad inserire sul logo della Federazione anche la quarta stella. Perché quattro sono i successi iridati degli azzurri. Questa procedura non comporta alcuna modifica né tantomeno stravolgimenti della bandiera, che per gli amanti del calcio come per tutti gli italiani resta sacra. E rigorosamente tricolore. E infatti la Nazionale azzurra di calcio è una delle poche ad esporre i colori della bandiera nel logo. sandro.neri@ilgiorno.net