Tutti pronti al Natale ma non scordiamoci di Amatrice

"Guai a dimenticare i gravi problemi di chi vive nel disagio, a cominciare da chi è stato colpito e ferito dal terremoto. Per fortuna la macchina della solidarietà non si ferma"

Milano, 3 novembre 2016 -

LETTERA

VEDO, A MILANO e in tutte le grandi città, i negozi e le vetrine già addobbati in vista del Natale. Bello, certo. Ma non vorrei che il clima delle festività alle porte facesse dimenticare il dramma, il dolore e i disagi delle popolazioni terremotate, in Umbria come nelle Marche e ad Amatrice. Vorrei che tutti ci impegnassimo perché il Natale fosse un momento di vicinanza in più a questa gente che ha perduto tutto. E. R. - Milano

RISPOSTA

SONO D’ACCORDO: guai a dimenticare i gravi problemi di chi vive nel disagio, a cominciare da chi è stato colpito e ferito dal terremoto. Per fortuna la macchina della solidarietà non si ferma, neppure quando il resto degli italiani va in vacanza per le festività invernali. La macchina dell’associazionismo, anche a Milano, è in movimento. So, per esempio, di un’iniziativa in programma per il 13 dicembre a Milano: un’asta di beneficenza organizzata grazie alla donazione di opere da parte di giovani artisti emergenti. A fare da battitori, all’Hotel Melià, ci saranno Patrizio Oliva e Dario Ballantini; il ricavato della serata verrà devoluto alla gente di Amatrice e di Accumoli. Non solo: il 19 dicembre, al Teatro Rosetum, sempre a Milano, è di scena uno spettacolo scritto dall’associzione Minima Theatralia, impegnata sul fronte del sociale. L’ingresso è a offerta libera; l’intero incasso sarà donato alle popolazioni terremotate del centr’Italia. Anche questo un modo per prepararsi al Natale. sandro.neri@ilgiorno.net