Scuola e vaccini. Una soluzione indolore per tutti

Gli studenti dai 6 ai 16 anni in Lombardia sono un milione e mezzo

Milano, 20 novembre 2017 - 

LETTERA

 Caro direttore, dopo tanto can-can ecco il risultato: ci sono più di 37mila bambini e ragazzi nelle scuole della Lombardia che non hanno fatto i vaccini previsti dal decreto Lorenzin, o che non hanno presentato adeguata documentazione. A me non sembra una cosa giusta: se c’è una legge, questa legge va rispettata. Soprattutto per salvaguardare la salute di quei pochi che i vaccini non possono farli per davvero, a causa di seri motivi di salute. Donatella, Lodi

RISPOSTA

Capisco perfettamente la sua posizione, però le offro due dati per fare qualche considerazione in più: gli studenti dai 6 ai 16 anni in Lombardia sono un milione e mezzo. Dunque avere una platea di 37mila non vaccinati, al momento, non è un risultato drammaticamente negativo, anzi. Pensi che l’anno precedente risultavano inadempienti 130mila giovanissimi, tra alunni e studenti. La situazione, insomma, sta migliorando. Ora però comincia il difficile: le famiglie saranno convocate e gli esperti cercheranno di persuaderle a vaccinare. In caso contrario, verranno multate. Lei dirà: in caso contrario si potrebbe vietare l’accesso a scuola. La invito però a tenere presente i dettagli: stiamo parlando di minorenni, cui peraltro va assicurato il diritto allo studio. E sarebbe sbagliato far pagare a loro “colpe” che sicuramente non hanno. Spetta infatti ai loro genitori provvedere ad assicurare le migliori condizioni di salute possibili per i loro figli. sandro.neri@ilgiorno.net