Scadenza unica per le bollette: giusto far chiarezza

L’importante è mettere il cittadino-consumatore nelle condizioni di capire immediatamente quanto dovrà pagare per ricevere, in cambio, un certo servizio

Milano, 14 ottobre 2017 -

DOMANDA:

Caro direttore, vedo che il Governo vuole inserire nella manovra finanziaria una norma per obbligare chi fornisce servizi a pagamento alle bollette mensili. Io non sono d’accordo: gli ultimi contratti che ho sottoscritti prevedevano la fatturazione ogni quattro settimane, e ne ero perfettamente consapevole. Inoltre non mi sembra una materia per la quale scomodare il consiglio dei Ministri. Dovrebbero avere altro a cui pensare. Giovanni G., Milano

 

RISPOSTA:

Caro Giovanni, fino a qualche tempo fa avevo alcune solide certezze. Del tipo: un metro è lungo un metro, un mese dura un mese, un chilo pesa un chilo. Poi sono arrivate le bollette, come dire, “variabili”. Chi continua a fatturare a trenta giorni, chi a 28. E francamente la confusione (almeno la mia) è aumentata. Per questo concordo con chi ha pensato di dare a tutti una regola unica. Che si fatturi a 28 giorni o su base mensile poco importa. Quel che conta è che tutti utilizzino lo stesso metodo. Perché soltanto così è possibile confrontare a colpo d’occhio prezzi, tariffe, agevolazioni, eventuali sconti, supplementi. Voglio dire che l’importante è mettere il cittadino-consumatore nelle condizioni di capire immediatamente quanto dovrà pagare per ricevere, in cambio, un certo servizio. Mi faccia anche ricordare che molti di quelli che sono passati dalla tariffa mensile a quella a quattro settimane non hanno abbassato i prezzi in modo proporzionale. Non penso che possa starle bene. sandro.neri@ilgiorno.net