Il primato digitale

Le professioni digitali sono cresciute moltissimo in Italia negli ultimi anni

Milano, 5 dicembre 2017 - Le professioni digitali sono cresciute moltissimo in Italia negli ultimi anni. L’evoluzione delle tecnologie ha stimolato le aziende a investire in nuove figure professionali esperte di internet, mentre il sistema formativo appare spesso in affanno. La domanda di specialisti in grado di governare i processi di trasformazione dell’ecosistema digitale è più elevata dell’offerta di professionalità valide e all’altezza dei compiti. Nella crisi occupazionale degli ultimi anni, le professioni digitali sono riuscite a trainare il mercato del lavoro, al punto che l’Osservatorio Infojobs rileva che, a livello nazionale, gli annunci dell’ambito Information Technology (Ict), con una quota del 16,2%, seguono solo quelli di consulenza manageriale (27%).

La Lombardia appare leader incontrastata con il 33,2% delle offerte di lavoro in ambito digitale (in crescita del 16,5% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno). Al secondo posto a livello nazionale si trova l’Emilia-Romagna. Al terzo posto si conferma il Veneto, con una quota del 12,6% del totale (+11,3%). Secondo un’altra fotografia delle professioni digitali, scattata dall’Osservatorio di Antal Italy, multinazionale attiva nella ricerca e nella selezione del personale, la richiesta per questo tipo di lavori in Italia nel 2018 crescerà del 56%. Si prevede che le aziende che effettueranno maggiori assunzioni saranno quelle del Nord Italia (48%), seguite da quelle del Centro (36%) e dalle aziende del Sud e delle Isole (16%). Oggi, in Italia, il mercato del cosiddetto “Internet delle cose” vale all’incirca 3 miliardi di euro e risulta in crescita, nel 2017, del 40% rispetto all'anno precedente. Ma quanto si guadagna lavorando nel digitale? Nel 2018 gli addetti guadagneranno dai 25 ai 30 mila euro annui lordi per le posizioni entry level, mentre i  professionisti con qualche anno di esperienza dai 35 ai 45 mila euro. I profili manageriali guadagneranno fino a 70 mila euro. Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento Ue sulla privacy nel maggio 2018 crescerà ulteriormente la domanda di professionisti della sicurezza informatica, che peraltro già negli ultimi cinque anni sono passati da 3.500 a 6.000.