Burocrazia e tasse: quel che fa male alle piccole imprese

"Gli aiuti di Stato, quando ci sono, si concentrano in pochi grandi rischi, segnalati dalla grande impresa. E a volte si rivelano un buco nell’acqua"

MA CHE STANNO facendo agli artigiani? Li vessano con la burocrazia e le tasse. Chi cerca di salvare la faccia pagando tutto quello che gli è possibile non ha aiuti da nessuno. Tutti pensano alle industrie che poi il governo svende agli stranieri, tutti pensano di aiutare le aziende che in fondo non ne hanno bisogno. Nel settore edile, dove io e la mia famiglia operiamo da anni, un periodo nero come questo non lo abbiamo mai vissuto. Lettera firmata

STORICAMENTE LE POLITICHE dei governi che si sono succeduti in Italia sono state indirizzate per lo più al mondo industriale. Per una ragione precisa: la grande industria che finisce in crisi mette sulla strada, da un giorno all’altro, migliaia di lavoratori. Lo stesso numero di persone che perdono il posto nel settore artigiano in tempi di magra. Persone, però, che spesso non fanno notizia, perché la crisi frammentata del mondo artigiano non ha lo stesso impatto di quella che mette in ginocchio una grande industria. Gli aiuti di Stato, quando ci sono, si concentrano in pochi grandi rischi, segnalati dalla grande impresa. E a volte si rivelano un buco nell’acqua. Ma se le stesse risorse fossero destinate alle piccole imprese, il rischio di aumentare il deficit pubblico sarebbe enormemente diversificato e quindi molto più basso. E avrebbe inoltre risvolti positivi sull’occupazione. Lo stallo dell’edilizia è la cartina di tornasole di questa situazione. Le grandi aziende del settore vengono aiutate, le altre no. E per queso sono condannate a sparire o a trasformarsi in partite Iva.  sandro.neri@ilgiorno.net