Onlus, tanto lavoro rovinato da pochi furbi

"Vedremo come andrà a finire il processo. Certo è che, nel settore, a fianco di centinaia di realtà onestissime che operano per la collettività, sono presenti e attive realtà contraddistinte soprattutto per la loro opacità"

Milano, 23 gennaio 2018 - 

LETTERA:

CARO DIRETTORE, leggo di una Onlus per il trasporto dei malati i cui vertici sono finiti a processo per truffa aggravata nei confronti dello stato per il trasporto dializzati. Io penso che il settore dei servizi alle persone malate vada tenuto sotto controllo con la massima attenzione. Non è accettabile che si sia anche solo lambiti dell’idea che qualcuno possa lucrarci. Ogni soldo di troppo speso inutilmente è infatti un soldo in meno impiegato per assicurare le migliori cure possibili. Angelo Z., Milano

RISPOSTA:

VEDREMO come andrà a finire il processo. Certo è che, nel settore, a fianco di centinaia di realtà onestissime che operano per la collettività, sono presenti e attive realtà contraddistinte soprattutto per la loro opacità. Abbiamo recentemente messo questo fenomeno sotto la lente con una inchiesta a puntate proposta proprio sulle nostre pagine. Non parlo, qui, solo di chi effettua servizi per i malati gravi e poi chiede i rimborsi allo Stato. Esiste anche un sottobosco di operatori privati che offrono servizi di trasporti ai pazienti meno gravi, con prezzi a volte davvero impossibili da sostenere sul lungo periodo. Il consiglio che ci sentiamo di dare a chi ci legge è quello di informarsi, sempre. Perché a Milano, nei capolouoghi di provincia e nelle piccole cittadine della Lombardia operano spesso associazioni di volontariato che svolgono un servizio eccezionale, dando conforto e aiuto concreto a chi ne ha bisogno, senza con questo chiedere niente in cambio. sandro.neri@ilgiorno.net