Una nuova alleanza

Basta piangersi addosso, al bando sterili qualunquismi, evitare di cedere al disfattismo

Milano, 8 dicembre 2017 - Basta piangersi addosso, al bando sterili qualunquismi, evitare di cedere al disfattismo. La politica non va demonizzata ma riscoperta nella sua dimensione costruttiva e di responsabilità. Ciascuno deve dare il suo contributo al miglioramento della società, coltivando rapporti di “buon vicinato”. Una più intensa collaborazione tra la Chiesa e le istituzioni può rappresentare un fattore di crescita per la comunità milanese e di superamento delle disuguaglianze che la attraversano. I legami, non solo nella dimensione virtuale ma nella vita reale, possono fornire l’antidoto vincente contro i rischi di disgregazione della società. Le parole pronunciate da monsignor Mario Delpini nel suo primo Discorso alla città, alla vigilia della Festa di Sant’Ambrogio, rilanciano con vigore l’esigenza di uno sforzo congiunto Chiesa-politica nella realizzazione del bene comune. L’intervento dell’arcivescovo di Milano si focalizza sull’arricchente rapporto tra i due poteri, quello religioso e quello temporale, finalizzato al miglioramento della qualità complessiva dei cittadini. Per creare solidi e stabili rapporti di buon vicinato va alimentata un’intensa e proficua collaborazione per il bene della città. <L’alleanza –ha chiarito mons.Delpini- è stipulata non con un documento formale, ma con la coltivazione di una buona intenzione, con la riflessione condivisa sulle buone ragioni, con la vigilanza paziente che contrasta i fattori di disgregazione, di isolamento, di conflittualità. Si tratta di un’impresa corale che riconosce il contributo di ciascuno e chiede a ciascuno di non vivere la città come servizi da sfruttare o pericoli da temere, ma come vocazione a creare legami. Una comunità, quindi, più coesa e interconnessa, non solo su internet, che sappia capitalizzare gli sforzi di sindaci e amministratori e quelli di parroci e laici impegnati sul territorio dall’altra, per edificare una città sempre più accogliente e solidale. L’iniziativa della Chiesa ambrosiana di gettare un ponte verso le istituzioni politiche non deve cadere nel vuoto. Ora spetta a queste ultime il compito di tenere viva la tensione unitiva alimentata dallo spirito di servizio che dovrebbe accomunare cura delle anime e gestione della cosa pubblica.