Non esistono pene esemplari ma pene giuste

Su questa vicenda, a mio avviso, bene ha detto Domenico Pianese, segretario generale del Sindacato indipendente di polizia

Milano, 30 novembre 2017 - 

LETTERA

Caro direttore, con regolarità a ogni evento criminoso di impatto sociale segue la dichiarazione ultrarassicurante: se Ostia è ostaggio della mafia lo Stato interverrà con durezza. Potrebbe bastare “lo Stato interverrà” oppure non dire niente perché nella società civile tutti si aspettano azioni di contrasto alla malavita; quanto poi alla durezza essa è estranea alla natura stessa della giustizia, che deve essere equa e non esemplare. Il cittadino si deve rattristare se i politici evocano il giustizialismo. Ercole Ferrario, Milano

RISPOSTA

Su questa vicenda, a mio avviso, bene ha detto Domenico Pianese, segretario generale del Sindacato indipendente di polizia: «Non si può e non si deve trattare la situazione di Ostia come un fatto ‘emergenziale’, nel senso che non si può ogni volta, in questo Paese, sollevare ‘casi’ legati alla pura apparenza mediatica occupandosi del ‘se’ e del ‘come’ attuare ‘singoli’ interventi per rispondere a ‘singoli’ eventi». Come dire: fare la voce grossa di fronte a fatti eclatanti non serve. Serve, invece, un’azione di contrasto della criminalità costante, ben diretta, con uomini e risorse sufficienti. E serve una Giustizia giusta, cioè capace di intervenire con puntualità ed efficacia, garantendo la certezza della pena a fronte delle condanne comminate. Le leggi ci sono, basta applicarle. E sono abbastanza severe da non richiedere ulteriori durezze. sandro.neri@ilgiorno.net