Imprese, 2018 a tutto gas

Nonostante le incognite del dopo-voto, c’è voglia di investire

Milano, 6 febbraio 2018 - Nonostante le incognite del dopo-voto, c’è voglia di investire. La Lombardia si conferma trainante, ma nelle assunzioni le imprese milanesi e delle altre province lombarde si mostrano prudenti. Sono circa 4mila le aziende nate dal 1° al 5 gennaio in Italia, di cui oltre 700 si trovano in Lombardia che, da sola, pesa il 19% di tutte le prime start up italiane del 2018. Lo dice un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi basata sui dati del registro delle imprese. Nella prima settimana dell’anno, sono stati 261 i nuovi imprenditori a Milano e provincia, pari al 37% del totale regionale e al 7% nazionale. Seguono Bergamo (127), Brescia (115), Pavia (37), Como (35) e Monza e Brianza (31). A Milano città sono 164 le imprese iscritte e pesano il 23% a livello regionale e il 4,3% a livello nazionale. Quasi una start up su 25 nata in Italia nel 2018 ha sede a Milano città.

Si tratta di realtà artigianali, come quella della ditta specializzata in tappezzerie in stoffa, di start up innovative, come quella dedicata alle infrastrutture tecnologiche per la valorizzazione di criptovalute, e di aziende agricole come quella dell’apicoltore di Pavia. Infojobs – piattaforma di reclutamento online – ha condotto una ricerca su un campione di aziende iscritte al portale con l’obiettivo di delineare i trend più rilevanti per la ricerca di lavoro nel 2018. Le aziende italiane guardano con fiducia ai segnali di ripresa economica, ma vorrebbero vederli supportati dall’adozione di provvedimenti legislativi per favorire l’assunzione di nuovi talenti e l’implementazione di misure di welfare aziendale. In Lombardia emerge una maggiore cautela nel numero di assunzioni previste nel 2018. Dell’82% che dichiara di voler assumere risorse, vi è infatti una maggiore preponderanza (46%) di aziende che lo farà in maniera limitata perché ritiene la ripresa del mercato ancora debole. Per quanto riguarda l’attrazione di nuovi talenti, anche a livello regionale si punterà sulla formazione continua per garantire le competenze richieste dal business e consentire una crescita professionale in un ambiente di lavoro dinamico e stimolante. Risulta di poca importanza per le aziende implementare piani di welfare, mentre sembrano pronte ad investire nella ricerca di nuovi talenti.