Il partito delle fake news

A proposito di fake news, in italiano, “balle”, ieri ne circolava una niente male sul Partito democratico

Milano, 15 ottobre 2017 - A proposito di fake news, in italiano, “balle”, ieri ne circolava una niente male sul Partito democratico. Nel decennale della fondazione, si sostiene che il Pd sia morto e ad ucciderlo sia stato Matteo Renzi in quanto traditore della sinistra. Un falso, anzi due falsi in uno. Se il Pd ha smarrito la propria centralità è perché gli anti renziani hanno cavalcato il No al referendum del 4 dicembre, decretando il prevedibile ritorno a una legge elettorale sostanzialmente proporzionale. Quanto alla matrice di sinistra, il Pd è nato per annacquarla. Balza agli occhi osservando nomi e loghi. Con i Ds D’Alema eliminò la falce e il martello dal simbolo, con il Pd fu eliminata persino la parola sinistra. Dopo aver scimmiottato Blair, rotto con la Cgil e promosso la riforma Treu del mercato del lavoro, l’astuto D’Alema sostenne la nascita del Pd nella convinzione di egemonizzarlo.

Fu invece scalzato da un giovane democristiano. Se n’e andato sbattendo la porta e agitando la bandiera di sinistra da lui stesso, anni prima, ammainata. E questa, se vogliamo, è un’altra fake news. Si devono infatti alla sinistra i mali dell’epoca: la globalizzazione sfrenata, l’ammissione della Cina nel Wto, la confusione tra banche d’affari e di deposito. Sono queste le cause principali della crisi economica che ci delizia da nove anni. E non è un caso che da quando la crisi è iniziata la sinistra europea abbia perso un terzo dei suoi elettori e sia scomparsa dai banchi dei governi di quasi tutti gli Stati membri. Anziché continuare a parlare del contenitore (il partito, le alleanze…) sarebbe perciò il caso di cominciare a parlare dei contenuti. Tenendo, però, presente il catastrofico esperimento fatto da Francois Hollande un annetto fa. L’allora presidente francese lesse a una platea di militanti socialisti un volantino del Front national senza specificarne la fonte: fu accolto con una standing ovation. E questa, amici e compagni, non è una fake news.