Sul clima l’Europa può fare la differenza

Nessuno ormai si azzarda a negare che il clima stia cambiando. Il punto è capire se stia cambiando così rapidamente anche per via delle attività umane sul pianeta Terra, o se piuttosto le variazioni non rientrino in una ciclicità nota

Milano, 16 ottobre 2017 

LETTERA 

CARO DIRETTORE, è ottobre e in Italia chi può continua ad andare al mare e fare il bagno. Nelle città l’inquinamento atmosferico è alle stelle e la temperatura media nel Paese è molto alta. Non solo in Sicilia, anche in Lombardia e in Trentino. Nel frattempo l’Irlanda si prepara a fronteggiare l’uragano Ophelia. Un uragano in Europa, insomma. E poi mi dicono che il clima non sta cambiando. Ma per favore...Giovanni Z., Milano

RISPOSTA

CARO Giovanni, nessuno ormai si azzarda a negare che il clima stia cambiando. Il punto è capire se stia cambiando così rapidamente anche per via delle attività umane sul pianeta Terra, o se piuttosto le variazioni non rientrino in una ciclicità nota, che si sviluppa su tempi molto lunghi. Un uragano in Irlanda è un fenomeno eccezionale, ma non unico. Nel 2006 un altro uragano, Gordon, portò venti fortissimi e molta pioggia nella parte occidentale del Regno Unito. Mentre gli scienziati dibattono, la politica dovrebbe agire senza indugi. E, pur ipotizzando l’assenza di dati oggettivi, sarebbe cosa buona adottare la linea della prudenza, impegnando al massimo le nazioni a ridurre la produzione e l’emissione in atmosfera di gas serra. Non mi pare questa, tuttavia, l’intenzione degli Stati Uniti. Ma la rinuncia degli americani non è un valido motivo per non provarci noi. L’Europa potrebbe dimostrare di esistere confermando tutti i suoi obiettivi. sandro.neri@ilgiorno.net