L'istinto e la specie

CHISSÀ cos’avrà di più, quel bel cagnolone abbandonato in ‘diretta web’ a Boffalora Sopra Ticino e che ha fatto il giro d’Italia sul treno virtuale dei like, conteso ora da cento famiglie. Tutti pronti ad aprirgli la porta. Chissà cos’avrà di più di tutti gli altri, quelli che riempiono i canili e per i quali le domande di adozione sono purtroppo in diminuzione. Alla fine anche il bel cane diventato ‘star per caso’ divorerà esattamente le stesse crocchette, avrà esattamente la stessa voglia di riportare la palla e prendersi esattamente la dose quotidiana di coccole di tutti gli altri. Come gli altri suoi fratelli abbaierà per essere portato fuori a sgranchirsi le zampe e a fare i propri bisogni. Diventato a sua insaputa e per sua fortuna un volto (muso, anzi) della piazza virtuale, avrà bisogni reali.

BISOGNI REALI proprio come tutti gli altri cani (e sono sempre di più) che aspettano un padrone fermi dietro i recinti di un canile. Sarà che forse entrarci, nel canile, e guardare negli occhi questi dolci ammassi di pelo è molto più difficile che fare clic. Richiede più impegno, più convinzione. Forse anche più coraggio. Sarà che nell’era delle fiction, del Grande Fratello, del vorrei e posto, in questo momento in cui ci si affaccia al mondo da una finestra a cristalli liquidi, diventa fin troppo naturale, scontato quasi, rendere delle star anche i nostri amici a quattro zampe. Umanizzati fino in fondo. Eppure sarebbe bello se tutte le persone che si sono ‘messe in fila’ per adottare il bel cagnolone milanese scaricato davanti al cimitero domani entrassero in un canile e con lo stesso slancio decidessero di fare un regalo a tutti gli altri. E sono tanti. Oppure se decidessero di raccogliere gli appelli per le adozioni che rimbalzano su Facebook e sul web grazie ad associazioni ricche di volontari straordinari. Sarebbe bello. E invece siamo animali strani, noi a due zampe, capaci di commuoverci davanti al video di un cane abbandonato, condividerlo migliaia di volte, ma, a conti fatti, dare amore a comando. Invece loro, gli altri, i cani diventati star come quelli che aspettano una famiglia in un canile, l’amore lo danno tutti allo stesso identico modo. Senza riserve. Provare per credere