Le caldarroste: uno sfizio goloso ma anche costoso

"Il problema è capire da chi esattamente si acquista. Perché non tutti gli ambulanti sono regolari. Come denunciato dalla stessa categoria, infatti, il mercato delle bancarelle - in tutti i settori - è spesso drogato dalla presenza di venditori abusivi"

LA LETTERA

L’altro pomeriggio, in pieno centro a Milano, prima di entrare al cinema ho comperato un sacchetto di caldarroste da un rivenditore ambulante. Non ho saputo resistere al loro profumo. Mi sono però andate di traverso prima di assaggiarle: mi hanno infatti chiesto 6 euro! Praticamente 1 euro a castagna! Alla faccia della crisi!!! Saluti. Alberto

 

LA RISPOSTA

Non è il primo a lamentarsi o comunque a dirsi sorpreso del prezzo delle caldarroste acquistate nelle vie del centro di Milano. Di solito i rivenditori utilizzano misurini per stabilire il prezzo esatto del «cono» di caldarroste, fissato in 5 e 10 euro. Il problema è capire da chi esattamente si acquista. Perché non tutti gli ambulanti sono regolari. Come denunciato dalla stessa categoria, infatti, il mercato delle bancarelle - in tutti i settori - è spesso drogato dalla presenza di venditori abusivi. Che magari non rispettano regole e convenzioni sui prezzi e che forse non sono così attenti alla qualità dei prodotti. Certo è che quello delle caldarroste servite in strada è un commercio particolare. Che può anche richiedere investimenti importanti all’ambulante: dai 130.000 ai 200.000 euro per un furgone attrezzato a norma. Ma più del costo delle castagne (6 euro al chilo quelle del Cuneese) sul prezzo finale incide il fatto che mangiare caldarroste oggi è solo (e per fortuna) soltanto un goloso sfizio. E gli sfizi costano sempre. Specie se dettati da un piacevole capriccio. sandro.neri@ilgiorno.net