L'eterno presidente

"E adesso qualcuno si azzardi a dire che quel ‘PRESIDENTE’, tutto maiuscolo, è fuori luogo"

Milano, 8 gennaio 2018 - E adesso qualcuno si azzardi a dire che quel ‘PRESIDENTE’, tutto maiuscolo, è fuori luogo. O altre amenità del genere: fuorilegge, incostituzionale. Intanto, quale nome ci deve mai essere nel logo di Forza Italia se non quello di Berlusconi, suo fondatore, continuatore, rianimatore e appunto presidente! Mica c’è scritto candidato premier. Lo sanno tutti che non può candidarsi o essere candidato. Nessun equivoco. Ma, come detto, anche nessun dubbio che se si parla di Silvio, a parte gli intimi che lo chiamano dottore, i puntigliosi che lo definisco ex Cavaliere dopo l’uscita dai ranghi dei Cavalieri del Lavoro; a parte questi, lui è solo e soltanto il presidente, passato, presente e futuro: del Milan, di Fininvest, del Consiglio, del partito. Anzi, con tutto quello che ha fatto e che gli hanno fatto, alla età anagrafica di 81 anni (quella biologica, sappiamo, è di molto inferiore) ogni giorno che passa è sempre più il presidente di tutti. Di Scalfari, folgorato sulla via dello scudo al grillismo.

Di tale Bill Emmott del giornale Economist, assurto a fama internazionale per aver messo in guardia a suo tempo il mondo dal pericolo Berlusconi, e che ora ci spiega come il Caimano potrebbe essere il salvatore dell’Italia post voto. Del ministro Padoan, che giusto ieri ha ammesso che un governo FI-Pd non sarebbe poi così male. Quanto al Pd, beh, è chiaro che avendo riunito attorno a sé coalizioni da prefisso telefonico, un pensiero alla solida pattuglia di parlamentari azzurri non può non farlo in chiave di future, possibili maggioranze. Per non parlare dei suoi alleati, atterrati ieri ad Arcore con propositi bellicosi, e ripartiti uniti e compatti, felici di potersi affidare ancora una volta alla guida del presidente. Si dirà: è mai possibile che nell’anno di grazia 2018 la nostra luce venga da questo anziano signore? Giusto. Ma mica è colpa sua se attorno è buio, se tra i più giovani nessuno può azzardarsi a mettere in un logo: PRESIDENTE. Anche in minuscolo.