L’esempio dell’angelo del metrò

"Per una volta le telecamere di sorveglianza ci hanno regalato immagini edificanti, da applausi"

Milano, 15 febbraio 2018 - 

LETTERA

DA TOGLIERE il fiato le immagini del salvataggio del bimbo caduto sul binario della metropolitana a Milano. Meno male che è arrivato quel ragazzo altrimenti chissà come sarebbe andata a finire. Mi auguro che qualcuno avesse visto le immagini della telecamera e avesse avvisato il macchinista del treno in arrivo. Comunque sia il gesto di quel ragazzo è veramente da applausi, è stato l’unico a non perdere tempo. Davvero un segno della Provvidenza. Paola, Milano

RISPOSTA

NON HA AVUTO un attimo di esitazione, si è levato dalle spalle lo zainetto e si è calato sui binari del metrò per salvare il bambino che curioso, sfuggito al controllo della mamma, era caduto dal marciapiede finendo sulle rotaie: da lì a un minuto sarebbe arrivato il treno. All’incidente avevano assistito altri viaggiatori che nelle immagini si vedono lì, fermi come paracarri. Impietriti? Sgomenti? Incuranti? Non importa chiarirlo. Importa il fatto che Lorenzo, diciotto anni, è stato più rapido di un fulmine. L’assistente Atm che controlla la telecamere lo è stata altrettanto nel segnalare il problema al macchinista e il bambino è potuto tornare sano e salvo tra le braccia della mamma. Per una volta le telecamere di sorveglianza ci hanno regalato immagini edificanti, da applausi. Il giovane di buon animo ha proseguito il suo viaggio, come nulla fosse. Solo in serata andando sul web ha visto che il suo gesto era diventato quasi virale. “Sta a vedere che mi denunciano”, è arrivato a pensare. Del resto di questi tempi non si può dare nulla per scontato... Invece no, il gran bel gesto merita più di un ringraziamento. Fa onore a una città. ivano.costa@ilgiorno.net