Nuovo cioccolatino ricoperto d’oro, al via la conquista dei principi arabi

Viene venduto a settanta euro al pezzo a Lurate Caccivio. L’ideatore: «Sta andando a ruba» di ROBERTO CANALI

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Como, 14 novembre 2015 - L'avesse assaggiato Ian Fleming c’è da scommettere che il suo personaggio più celebre, James Bond, non avrebbe bisogno di un vodka martini per addolcirsi la bocca. Potenza di un mix unico composto da cioccolato dell’Ecuador, tartufo bianco, sale dell’Himalaya il tutto ricoperto da una foglia d’oro: un cioccolatino con licenza di sedurre creato da Stefano Camozzi della pasticceria Mignon e già diventato l’oggetto del desiderio del prossimo Natale.

«Faccio questo lavoro da quando avevo sedici anni e per me la pasticceria è soprattutto passione – spiega lo chef – per questo quando posso mi piace sperimentare. Questo nuovo cioccolatino, G23 (dai carati della foglia d’oro, perfettamente commestibile, che lo ricopre ndr) è nato tre settimane fa. Volevo inventare qualcosa di nuovo per la cena a base di cioccolato che, ormai da tradizione, organizziamo in novembre così ho pensato che sarebbe stata una bella sfida riuscire ad abbinare il cioccolato a un ingrediente nobile come il tartufo». Così lavorando di notte nel suo laboratorio, come un alchimista, chef Stefano ha iniziato a provare gli abbinamenti, alla ricerca del cioccolato giusto. «Ho tentato di sposare il tartufo con il cacao del Venezuela, considerato un po’ il re del cioccolato, ma il sapore era troppo acidulo, così dopo diversi tentativi ho ripiegato per la varietà dell’Ecuador, che si sposa perfettamente con il sapore intenso e deciso del tartufo. Per arrivarci ci sono volute venticinque prove». Così si era solo a metà dell’opera, come in una sinfonia mancava il gran finale e così è entrato in scena il sale dell’Himalaya che si scioglie più lentamente di quello nostrano e inserito nel cuore della pralina esalta, al palato, il sapore degli altri due elementi. La foglia d’oro è arrivata solo alla fine, per impreziosire anche a livello visivo il cioccolatino da re che sta già andando a ruba. «Tutto grazie al passaparola e all’aiuto di un amico che ha studiato e preparato il packaging. Abbiamo avuto diverse richieste da Milano e con mia grande sorpresa anche un ordine di alcune scatole da Hong Kong. Un mio cliente in partenza per Dubai me ne ha chiesta una scatola per farla assaggiare anche là».

C’è da scommettere che gli emiri faranno a gara per concedersi il cioccolatino d’oro e tartufo che se non è il più costoso al mondo (è in vendita a 69 euro il pezzo, 99 euro la confezione da due praline e 799 euro quella da 18) di sicuro è tra i più buoni. «Per me si tratta di una grande soddisfazione – confida Stefano Camozzi – la scorsa settimana un cliente dopo averlo assaggiato mi ha detto che era un orgasmo di gusto, tanto da acquistarne una scatola intera che mi ha confidato gusterà di nascosto dalla moglie. Una signora invece me li ha ordinati per il pranzo di Natale, con l’intenzione di disporli come segnaposto per fare una sorpresa ai suoi ospiti». Per chi vuole esagerare con i peccati di gola alla Pasticceria Mignon sono già pronti il cioccolato e il panettone al tartufo entrambi ricoperti in foglia d’oro (quest’ultimo in vendita a 135 euro al chilo), con il dolce di Natale disponibile anche nella variante allo champagne. Il menù giusto per chi vuole vivere delle ricche feste.

di ROBERTO CANALI