Martedì 16 Aprile 2024

"Cercasi disabile tenero". Bufera sulla fiction tv

L’annuncio-choc su Facebook di un’addetta al casting

La regista Francesca Archibugi  (Ansa)

La regista Francesca Archibugi (Ansa)

Roma, 26 maggio 2016 - «CERCASI un attore di 15/18 anni nano o con altra disabilità che trasmetta tenerezza». Non è passato inosservato il casting “social” pubblicato da Luana Velliscig, sul suo profilo Facebook, per cercare attori per “Romanzo famigliare”, la fiction Rai prodotta dalla Wildside e diretta da Francesca Archibugi. Prima che l’infelice post fosse rimosso, la frase ha fatto il giro del web e i commenti di sdegno si sono moltiplicati fino a diventare un caso concluso con il licenziamento della stessa autrice dell’annuncio. La frase è apparsa, in parte, anche sul sito della Film Commission Torino-Piemonte (Fctp), la prima a prendere le distanze dall’offensivo annuncio sottolineando, in una nota, «la mancanza di tatto e il dubbio gusto dell’espressione usata dalla casting. Va tuttavia precisato - spiega Fctp - che l’annuncio è stato pubblicato sul profilo personale della casting, una libera professionista assunta dalla produzione e non una nostra dipendente alla quale abbiamo subito chiesto di modificare quella espressione». Fctp ci tiene ad aggiungere, che «da sempre, pur non operando censure e non intervenendo nelle scelte editoriali, non sostiene progetti contrari al rispetto dei diritti umani, anzi promuove le produzioni più impegnate in ambito sociale».

PIÙ DURA la posizione della Wildside che ha subito preso provvedimenti. «Il linguaggio gravemente inopportuno e offensivo utilizzato non è stato in alcun modo approvato» dalla società «da cui Velliscig ha ricevuto l’incarico di ricerca cast. Wildside chiede scusa a tutte le persone che si sono sentite offese e comunica che il contratto che legava temporaneamente alla produzione la signora Velliscig è stato sciolto». E di persone che direttamente o indirettamente si sono sentite offese ce ne sono parecchie, almeno dai commenti apparsi sul social network.

Tra le reazioni più virali, quella di Gianluca Nicoletti, giornalista, scrittore e conduttore radio e tv nonché papà di Tommy, 18 anni, autistico, che ha postato su YouTube un video in cui compare con il figlio accanto. Il ragazzo mostra un cartello con scritto: “casting disabili? #tenerezzastocazzo”. «Ecco, siamo noi - dice Nicoletti nel video - ispiriamo tenerezza, guardate quanta tenerezza ispira questo ragazzo, guardate questa sua frase che tende a intenerire quanti potranno vederlo nel film...».

Tra i primi a protestare con forza per la dicitura, anche Maximiliano Ulivieri, web designer e social media manager affetto da distrofia muscolare. «Giro da anni l’Italia per far capire che una persona con disabilità ha desideri affettivi e sessuali come ogni essere umano poi leggo questi annunci e mi dico: sessualità? Ma qui siamo all’anno 0. Qui siamo ancora al disabile» commenta su internet.

LA MINI SERIE “Romanzo famigliare”, che andrà in onda sulla Rai, pensata anche per il web, racconta la vicenda di una madre 32enne alle prese con la figlia sedicenne, che a sua volta rimane incinta da adolescente, proprio com’era capitato a lei anni prima. Alla regia della fiction c’è Francesca Archibugi, reduce dal successo di Cannes con la “La pazza gioia” - di cui ha curato la sceneggiatura - la storia di due pazienti psichiatriche con vite molto diverse, ma entrambe con vicissitudini giudiziarie. La regista si è prontamente scusata per la brutta frase, non nascondendo un grande imbarazzo. «Mi vergogno tantissimo, né io né la produzione sapevamo niente di questo annuncio».

Anche Rai Fiction censura con forza la frase “incriminata“ ricordando come «i temi della disabilità, della malattia, delle diversità, sono centrali nelle fiction Rai e vengono affrontati con attenzione alla dignità e al valore di tutte le persone coinvolte, come dimostrano anche i numerosi riconoscimenti di enti e associazioni».