Skinhead, blitz xenofobo contro le sedi della Caritas

Sagome tricolori di morti e manifesti funebri contro lo ius soli a Como, Brescia, Crema, Lodi

Blitz contro le sedi Caritas

Blitz contro le sedi Caritas

Milano, 26 novembre. - Minacce e provocazioni xenofobe alla Caritas in 10 diocesi del nord Italia per il lavoro di accoglienza e integrazione che svolge. Sagome tricolori di morti e manifesti funebri contro lo ius soli che condannano "il favoreggiamento di un'invasione pianificata di orde di immigrati extracomunitari" sono state posate dagli estremisti di Veneto Fronte Skinheads. La rivendicazione è stata pubblicata sul sito del gruppo in un comunicato intitolato 'Guerra ai nemici della nostra terra'.

L'azione intimidatoria  è stata condotta contro le sedi della Caritas diocesane di Como, Brescia, Crema, Lodi, Reggio Emilia-Guastalla, Piacenza-Bobbio, Trento, Mestre, Vicenza e Treviso. 

"Credo che queste persone siano espressione di una parte veramente minoritaria del nostro Paese che non riesce a comprendere, anche per limiti culturali, quello che sta accadendo nel complesso panorama internazionale. Gli italiani sanno quello che stiamo facendo: noi come Caritas abbiamo una responsabilita' precisa, ovvero quella di garantire assistenza umanitaria a chi ne ha bisogno, siano immigrati o italiani", afferma Oliviero Forti, responsabile immigrazione di Caritas italiana. 

Il blitz 'dimostrativo' della scorsa notte è una replica dell'azione che Progetto Nazionale aveva fatto in settembre in provincia di Pavia. In quell'occasione, la notte tra l'8 e il 9 settembre - hanno spiegato all'Ansa gli ideatori - erano state prese di mira sedi del Pd a Pavia, Vigevano, Mortara, Stradella e Dorno. "Da tempo volantinavamo contro le politiche migratorie e l'accoglienza indiscriminata - ha detto uno degli organizzatori - e anche con buoni riscontri di interesse tra la gente ma nessun giornale ne dava conto. Allora abbiamo deciso di passare a un'azione dimostrativa, con nastro adesivo biodegradabile e sagome di cartone".