Caporalato, monito di Bagnasco: 'Governo prenda provvedimenti'. Martina: 'Lottiamo senza sosta'

Il presidente della Cei: "Non giriamoci dall'altra parte, siamo tutti coinvolti". Il ministro Martina: "Il governo lotta senza sosta"

Il cardinale Angelo Bagnasco (Ansa)

Il cardinale Angelo Bagnasco (Ansa)

Roma, 29 agosto 2015 - "Bisogna che il nostro Paese, come tutti gli altri Paesi che vedono questo fenomeno tragico, prenda dei provvedimenti seri soprattutto verso coloro che sono i nuovi schiavisti". E' il monito del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, sul fenomeno del caporalato nel meridione. "Il monito è quello di non girarci dall'altra parte", ha continuato.

"Di fronte a queste morti per sfruttamento da schiavi nessuno può girarsi dall'altra parte o sentirsi disinteressato pensando 'non mi riguarda'". Poi il cardinale ha aggiunto: "Siamo tutti coinvolti e tutti toccati e in qualche misura responsabili se la società è una comunità di uomini e non una moltitudine di interessi individuali".

IL MINISTRO MARTINA - "Il governo lotta senza sosta contro il caporalato, piaga inaccettabile che va definitivamente estirpata dai nostri territori e in particolare da alcuni settori del mondo agricolo. Le parole del Cardinal Bagnasco sono importanti e ci spronano ad avanzare nell'impegno. Siamo in campo con misure straordinarie senza precedenti per il mondo agricolo in particolare", ha commentato il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina.