Verderio, bulli e vandali in azione sul bus: i genitori li difendono

All'incontro convocato con l'assessore solo 15 su 130 fruitori di DANIELE DE SALVO

Il ragazzo era stato aggredito da tre minorenni

Il ragazzo era stato aggredito da tre minorenni

Lecco, 26 novembre 2015 - Baby bulli e vandali in azione sullo scuolabus a Verderio, ma i genitori degli alunni se ne infischiano. L’altro giorno l’assessore all’Istruzione Maria Letizia Boz ha convocato a rapporto le mamme e i papà degli scolari delle medie di Robbiate che usufruiscono del servizio di trasporto pubblico per denunciare alcuni spiacevoli episodi accaduti sul pulmino, come ad esempio la distruzione di alcuni sedili, di una maniglia e di un tavolino, la sparizione di un martelletto frangivetri per rompere i finestrini delle uscite di emergenza, piuttosto che pesanti scherzi e insulti da parte degli alunni di terza nei confronti dei primini, alcuni dei quali sono stati terrorizzati a tal punto da non voler più andare a scuola per la paura di compiere il viaggio in compagnia dei prepotenti più grandi. All’appello tuttavia hanno partecipato appena in quindici su un totale di centotrenta ragazzini e ragazzine verderesi che frequentato l’istituto robbiatese e lo raggiungono in autobus, quasi il problema non si ponesse o riguardasse altri. Praticamente nessuno poi, con un’unica eccezione, si è offerto come volontario per aiutare gli autisti, che o guidano o fungono da controllori, a tenere a bada i figli e vigilare che non capiti loro nulla di spiacevole. Ci dovranno quindi pensare gli agenti della polizia locale intercomunale a scortare i giovani studenti in viaggio, sebbene tuttavia sono già oberati di lavoro, specie durante gli orari di inizio e di fine delle lezioni.

«Dalle famiglie legittimamente sostengono che spetta a incaricati dell’amministrazione comunale sobbarcarsi l’incombenza – spiega rammaricato l’assessore -. Purtroppo con i vincoli di bilancio e le ristrettezze economiche non abbiamo fondi». Non è la prima volta che si verificano vicende analoghe, l’anno scorso un bambino aveva addirittura aperto uno sportello del bus in corsa. Una decina di giorni fa invece in seguito ad una violenta lite in classe il preside ha depennato l’intervallo per tutti i maschi, una punizione che ha suscitato non poche polemiche e rimostranze da parte dei genitori, perché in fondo, come recita il famoso adagio napoletano, «ogni scarrafone è bello a mamma soja». 

di DANIELE DE SALVO