La Brexit inglese e le conseguenze sulla nostra vita

In questi giorni non si parla altro che di Brexit

Milano, 27 giugno 2016 - In questi giorni non si parla altro che di Brexit. Lo fanno i politici, lo fanno i rappresentanti delle istituzioni europee, lo fa anche la gente al bar. Tutti si dicono molto preoccupati e in tanti sembrano avere la verità in tasca. Io, invece, non ho ancora capito esattamente quanto la scelta dei sudditi di Sua Maestà la Regina inciderà sulla mia vita di italiano. Per esempio, cosa cambierà per me che vivo in Brianza? Giovanni Bovisio Masciago

SE GUARDIAMO a un orizzonte temporale circoscritto ai prossimi mesi, per lei potrebbe cambiare, per cominciare, il suo rapporto con il risparmio. Nel senso che, visti il terremoto nelle Borse e i rendimenti dei titoli di Stato azzerati, dovrà porsi il problema di come e dove investire i suoi risparmi, se ne ha. Se poi, come tanti brianzoli, fosse anche lei un imprenditore dovrà fare i conti con qualche incognita. La prima riguarda le esportazioni. I contraccolpi peggiori, dopo l’esito del referendum sulla Brexit, si temono nel settore della Moda. Il potere d’acquisto dei cittadini britannici è sceso di colpo e per chi produce e deve vendere non è un problema da poco. Il 10 per cento dell’export italiano nel Regno Unito è garantito dall’industria del legno e dell’arredo. Un comparto che, già penalizzato dall’embargo alla Russia, rischia ora un’altra doccia fredda. Come pure il turismo. Specie considerando che il viaggiatore inglese era noto per la sua propensione a spendere, grazie alla sterlina forte. Staremo a vedere. Siamo solo all’inizio e qualche aggiustamento, col tempo, sarà inevitabile. sandro.neri@ilgiorno.net