La pioggia premia chi investe in cultura: Brescia meglio della Reggia di Caserta

Record di visitatori per ville e musei aperti anche a Ferragosto di Michele Mezzanzanica

Turisti al Capitolium a Brescia (Fotolive)

Turisti al Capitolium a Brescia (Fotolive)

Milano, 19 agosto 2014 - Scende la pioggia, tutti al museo. Se le mete naturalistiche hanno subìto un duro colpo in quest’estate flagellata dal maltempo, lo stesso non si può dire per mostre, ville, dimore storiche e altri siti d’interesse turistico «al chiuso». Il boom di visite che ha caratterizzato un po’ tutta Italia ha lasciato il segno anche in Lombardia, nelle città dove si è avuta la lungimiranza di tenere aperto a Ferragosto. Così, tra turisti impossibilitati a godersi laghi e montagne per colpa del clima e tanti residenti rimasti a casa per via della crisi economica, mostre e musei hanno fatto il pieno. 

A Milano, dove il Comune ha stimato un 4 per cento in più di turisti rispetto all’anno scorso e circa un milione di residenti rimasti in città, il giorno di Ferragosto in 620 hanno scelto di visitare la Pinacoteca di Brera. Il vero exploit è stato però a Brescia, dove settimana scorsa i musei cittadini sono stati visitati da quasi 25mila persone. I biglietti staccati sono risultati per l’esattezza 24.136: 13.679 a Santa Giulia, 1.903 al Capitolium, 4.087 al Museo del Risorgimento e 4.473 al Museo delle armi. Tutto esaurito anche per le visite guidate di «Scopri Brescia». A Santa Giulia, il museo allestito in un complesso monastico di origine longobarda che vanta un’area espositiva di 14.000 metri quadrati, le presenze del 15 agosto (4.572) hanno superato quelle fatte registrare da località celebri e rinomate come Castel Sant’Angelo (3.606) e la Reggia di Caserta (3.225). Un risultato che sicuramente «viziato» dall’apertura gratuita di tutti i musei per tutta la settimana, ma anche questa è promozione e a Brescia hanno saputo farla.

Bene anche il Lecchese, con Villa Monastero a Varenna e Forte Montecchio a Colico capaci di attirare numerosi visitatori grazie anche a una serie di iniziative mirate come tariffe agevolate e ingressi gratuiti per ragazzi fino a 14 anni. Villa Monastero aveva già avuto un boom l’anno scorso, arrivando a 34mila visitatori, e quest’anno si appresta a sfondare il muro dei 50mila. Una crescita record. Forte Montecchio, invece, nel mese di luglio ha aumentato le presenze del 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. 

Riscontri positivi anche a Varese dove i tre musei civici di Villa Mirabello, Sala Veratti e Castello di Masnago sono aperti per tutto il mese di agosto. «Non abbiamo ancora i dati ufficiali ma il trend ci sembra molto positivo: contiamo di ricalcare le oltre 1.200 presenze dell’agosto dello scorso anno. Sicuramente il maltempo e la crisi hanno fatto sì che in molti, sia turisti che varesini, scoprissero i nostri musei», commenta Simone Longhini, assessore comunale alla Cultura. 

Dall'altra parte c’è chi invece ha chiuso i battenti e, probabilmente, adesso si mangia le mani. A Monza, ad esempio, non era possibile visitare né la splendida Villa Reale, chiusa per restauri, né il Museo del duomo. A Legnano, invece, era chiuso il museo archeologico Guido Sutermeister. Occasioni perse. I musei di Pavia erano chiusi il giorno di Ferragosto, aperti invece il sabato e la domenica. Aperto invece anche il giorno 15 il celebre complesso storico-monumentale della Certosa, scelta premiata da una grande affluenza di visitatori, in particolare turisti stranieri al mattino e famiglie della zona nel pomeriggio. 

michele.mezzanzanica@ilgiorno.net