Tubercolosi, malati due migranti. Il sindaco: "Nessuna notizia ufficiale"

A Passirano due migranti ospiti sono ammalati di tubercolosi. A confermarlo è una fonte vicina al palazzo comunale di MILLA PRANDELLI

Immagine di repertorio

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Passirano, 2 marzo 2016 - A Passirano due migranti ospiti sono ammalati di tubercolosi. A confermarlo è una fonte vicina al palazzo comunale che vuole restare anonima e che ha dichiarato che un pakistano e un nigeriano, arrivati alcuni mesi fa in Italia, soffrono della malattia infettiva e sono attualmente sottoposti alle cure necessarie. La risposta del primo cittadino non ha tardato ad arrivare. «Noi non abbiamo alcuna informazione ufficiale in merito al fatto che in paese vi siano due persone ammalate di tubercolosi – ha dichiarato il sindaco Francesco Pasini – in questi casi gli enti preposti ci dovrebbero fare una segnalazione».

Secondo Forza Nuova i due malati sono ospiti della cooperativa Adl Zavidovici. «In paese attualmente abbiamo nove stranieri richiedenti asilo – ha rimarcato Pasini – e finora non hanno creato alcun problema. Anzi. Qualcuno frequenta dei corsi di italiano, altri godono di una borsa lavoro e c’è persino chi fa volontariato per il Comune pulendo i parchi e le strade. Escludo che attualmente ci siano pericoli per la nostra popolazione. In ogni caso, se qualcuno si ammalasse partirebbero le procedure di profilassi».

Dalla cooperativa Adl Zavidovici viene sottolineato come la situazione sia sotto controllo. «Tutti i nostri ospiti – spiega il direttore Agostino Zanotti – sono costantemente monitorati dal punto di vista sanitario e sono tutelati dal sistema sanitario territoriale. Non possiamo comunque dare informazioni specifiche perché lo stato di salute delle persone è tutelato dalle leggi sulla privacy». Nel bresciano i casi di tubercolosi sono aumentati qualche anno fa per poi assestarsi su circa 100 all’anno. Ad essere ammalati sono per lo più stranieri anche di giovane età, che arrivano da nazioni dove la tubercolosi è ancora presente e i cui fisici sono sofferenti per motivi vari. Tra gli italiani i pochi che vengono colpiti sono generalmente anziani. Nella maggior parte dei casi, i malati vengono ricoverati agli Spedali Civili di Brescia.

Il tasso di mortalità nel bresciano è praticamente nullo. Quando i medici prendono in cura chi soffre di tubercolosi sono obbligati a notificarlo alle ex Asl che tramite i propri uffici di igiene avviano uno screaning mirato a risalire a chi ha avuto stretti contatti con i malati per far partire la profilassi. La malattia non è ritenuta tra quelle che sono preoccupanti o rappresentano un allarme. «Vogliamo chiarezza – ha sottolineato il responsabile della franciacorta per il partito Forza Nuova Matteo Totò, il primo a chiedere ragguagli sui malati di Passirano – anche perché non si tratterebbe dei primi casi. Anche tra i profughi ospitati a Collio ci sono degli ammalati, che sono stati allontanati per essere curati». Intanto sono stati trasferiti gli ospiti dell’albergo Alpino di Sulzano. Il Comune ha ravvisato che la struttura sarebbe carente per quanto riguarda l’accoglienza e l’igiene.