Mercoledì 24 Aprile 2024

Arrestato il "Messi d'Albania", ma è un narcotrafficante: importava cocaina dal Sudamerica

Ricercato internazionale, era fuggito in Belgio e Olanda dopo l'arresto dei complici avvenuto in provincia di Bergamo. Bledar Pajana gestiva una rete internazionale da 200 chili di coca al mese

Un giovane sniffa cocaina

Un giovane sniffa cocaina

Brescia, 19 dicembre 2014 - Lo chiamavano il «Messi d'Albania», era considerato uno dei più importanti trafficanti europei, ma lo hanno arrestato dopo due mesi di appostamenti. L'operazione è stata messa a segno dai militari del Gruppo operativo antidroga della Guardia di Finanza di Brescia, in collaborazione con la squadra catturandi della Polizia olandese. E' stato preso il latitante albanese Bledar Pajana, ricercato in campo internazionaleL'uomo, dalla forte somiglianza con il calciatore argentino al quale deve il soprannome, è accusato di reggere le fila di un vasto traffico di cocaina proveniente dal Sudamerica, via Lisbona-Madrid e destinata ad altri albanesi in Italia.

Pajana era in grado di far giungere oltre 200 chilogrammi di cocaina al mese. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bresciache ha ottenuto dal gip l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e poi del mandato di arresto europeo, hanno interessato alcuni paesi del Nord-Europa e sono state svolte, con la Direzione centrale servizi antidroga e l'Interpol, in sinergia con la polizia belga e olandeseIl latitante, che aveva stabilito nelle province di Brescia e Bergamo il centro dei propri affari, era fuggito dall'Italia lo scorso ottobre, quando due dei suoi uomini di fiducia, che risiedevano nella Bergamasca erano stati arrestati dalla Guardia di Finanza con 20 chilogrammi di cocaina. Pajana era rifugiato prima in Belgio, poi in Olanda, dove aveva continuato a condurre una vita agiata frequentando spesso i casinò. Dopo l'arresto sono state eseguite perquisizioni a Treviso e a Padova e sono state sequestrate due auto di lusso.