Tangenti, perquisizioni all'Agenzia delle Entrate e nella sede di Equitalia

Guardia di Finanza in azione anche in alcune imprese, studi di professionisti e abitazioni

Militari della guardia di finanza  (foto di repertorio)

Militari della guardia di finanza (foto di repertorio)

Brescia, 23 giugno 2016 - La Guardia di Finanza di Brescia in azione negli uffici bresciani dell'Agenzia delle Entrate e dell'Agenzia delle Dogane, nella sede bresciana di Equitalia, in imprese e studi di professionisti e abitazioni. Nove persone sono state iscritte nel registro degli indagati: tre dipendenti dell'Agenzia delle Entrate, cinque imprenditori e un professionista, coinvolti per presunti favori o agevolazioni in relazione ad accertamenti, rimborsi fiscali o altri controlli di natura tributaria in cambio di somme di denaro ricevute o promesse. Le perquisizioni hanno interessato Brescia, Cremona, Trento, Marcianise (Caserta), Soave (Verona) e Castelfranco Veneto (Treviso).

I tre avrebbe ricevuto tangenti, secondo gli inquirenti versate con banconote da 500 euro, per agevolare pratiche intestate ad imprenditori, cinque dei quali risultano indagati. Uno degli imprenditori coinvolti avrebbe corrotto i dipendenti della Agenzia delle Entrate per l'acquisto di auto lusso in paesi della comunità europea con una tassazione favorevole. Coinvolto anche un commercialista di Brescia.

I finanzieri - spiega la Finanza - nell'operazione 'Labirinto' hanno effettuato 80 perquisizioni alla ricerca di elementi di riscontro a vicende corruttive e a reati di frode fiscale, sequestrando documentazione contabile ed extracontabile relativa a 39 imprese, denaro contante per 12mila euro circa (di cui 2.000 euro in tagli da 500 euro), sostanza stupefacente (4,5 grammi di cocaina e 10 grammi di marijuana), un bilancino di precisione, assegni bancari per un valore di 110mila euro, cambiali per un valore di 23mila  euro e vari supporti informatici.