Strage di Piazza Loggia, Mattarella: "Tenere alta la guardia contro il terrorismo"

In occasione del 41esimo anniversario, il Presidente della Repubblica ha inviato un messaggio a Brescia e ai suoi cittadini. Il sindaco Del Bono: "E' una ferita che nons i riesce a rimarginare"

Commemorazione strade piazza della Loggia con gli studenti delle scuole

Commemorazione strade piazza della Loggia con gli studenti delle scuole

Brescia, 28 maggio 2015 - Al via, questa mattina a Brescia, le celebrazioni del 41esimo anniversario della strage di Piazza Loggia del 28 maggio 1974, in cui morirono otto persone e centinaia rimasero ferite. "È una ferita che Brescia non riesce a rimarginare" ha detto il sindaco della città Emilio Del Bono. Alle 10.12, orario in cui scoppiò la bomba, i presenti in Piazza Loggia hanno osservato un minuto di silenzio con i rintocchi delle campane a ricordare le vittime. Sono state posate due nuove
formelle lungo il percorso della Memoria a Brescia, la strada in ricordo di tutte le vittime del terrorismo. Le ultime formelle sono dedicate a Sergio Bazzega, Vittorio Padovani, Lino Ghedini, Francesco Lorusso, Giuseppe Ciotta, Claudio Graziosi e Settimio Passamonti. Nel frattempo è stata anche già sostituita la lapide dedicata a Sergio Ramelli, rubata nella notte tra il 26 e il 27 maggiodedicata allo studente di estrema destra ucciso 40 anni fa.
 

MATTARELLA: "GUARDIA ALTA CONTRO IL TERRORISMO" - Per l'occasione, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio: "Sono con voi, e con i cittadini di Brescia, che non dimenticheranno mai la tremenda strage del 28 maggio 1974. Quel vile attentato stroncò otto vite umane, provocò il ferimento di un centinaio di persone e produsse una ferita profonda non solo nell'animo sconvolto dei familiari ma nell'intero corpo sociale del nostro Paese. Fu un'azione eversiva, il cui scopo era quello di destabilizzare l'ordine democratico e costituzionale. La solidarietà umana, che tutta la comunità nazionale deve a Brescia, e in particolare a coloro i quali piangono i parenti e gli amici scomparsi, non può essere disgiunta dalla mobilitazione civile: la bomba di piazza della Loggia aveva come bersaglio la convivenza, la partecipazione, la libertà politica e sindacale". "Di tutto questo - prosegue il capo dello Stato - dobbiamo continuare a fare memoria. Per tenere alta la guardia contro ogni forma di violenza, di fanatismo, di terrorismo. Per trasmettere alle giovani generazioni quei valori di partecipazione, di pace, di confronto nella libertà che sono le fondamenta vive della Costituzione repubblicana.  Per guardare alla nostra storia con spirito di verità, cercando di squarciare il velo opaco delle omissioni, delle reticenze, delle complicità". A giudizio di Mattarella "è sconfortante che, ancora oggi, dopo 41 anni, non siano stati individuati e puniti i responsabili di tanta barbarie. La giustizia va perseguita sino in fondo e con ogni scrupolo. Carte processuali e inchieste parlamentari hanno messo in luce la matrice neo-fascista e le difficoltà frapposte alla ricerca della verità anche da settori degli apparati dello Stato".