Strage di piazza Loggia, ergastolo per Maggi e Tramonte. In lacrime i familiari delle vittime

I giudici della Corte di assise di appello di Milano hanno condannato all'ergastolo Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte per la strage della Loggia di Brescia SCHEDA - VIDEO

Dolore e choc in piazza Loggia subito dopo lo scoppio della bomba che fece otto morti

Dolore e choc in piazza Loggia subito dopo lo scoppio della bomba che fece otto morti

Milano, 22 luglio 2015 - I giudici della Corte di assise di appello di Milano hanno condannato all'ergastolo Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte per la strage di piazza della Loggia a BresciaSi è chiuso così il processo d'appello bis sulla strage che il 28 maggio 1974 provocò 8 morti e 102 feriti tra le centinaia di persone che si erano riunite nella piazza del centro di Brescia per partecipare a una manifestazione anti-fascista. 

Maggi (che secondo l'accusa sarebbe stato il mandante dell'attentato di 41 anni fa) e Tramonte (che invece avrebbe partecipato alla pianificazione della strage) erano stati assolti nel primo processo d'Appello con una sentenza annullata dalla Cassazione che aveva disposto un nuovo processo di secondo grado. In particolare, i giudici in ermellino di Piazza Cavour aveva definito "ingiustificabili e superficiali" i motivi dell'assoluzione soffermandosi sulla "gravità indiziaria" delle dichiarazioni del "pentito nero" Carlo Digilio.

I FAMILIARI DELLE VITTIME - I familiari delle vittime della strage nell'aula della Corte di Appello dove Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte sono stati condannati all'ergastolo, hanno accolto in lacrime la sentenza. Il verdetto viene definito "decisivo per la storia del Paese" da Manlio Milani, presidente dell'associazione familiari vittime della stage di piazza della Loggia che quel giorno di quasi 41 anni fa perse la moglie. "Qual è stato il primo pensiero quando ho sentito la parola ergastolo? Ho pensato solo: 28 maggio 1974. Per me il tempo si è fermato quel giorno" ha detto precisando che a questo risultato processuale "si poteva arrivare prima. Una giustizia che arriva dopo 41 anni è comunque una giustizia depotenziata". "Questa sentenza - ha puntualizzato ancora il presidente dell'associazione dei parenti delle vittime - è estremamente importante per riflettere su quegli anni, può veramente diventare un momento di grande riflessione collettiva".

L'AVVOCATO DEI FAMILIARI - "Giustizia finalmente è fatta, almeno un poco. La soddisfazione è grande". L'avvocato Federico Sinicato, storico legale dei familiari delle vittime della strage di Brescia commenta così la sentenza.

1 MILIONE E MEZZO AL BAMBINO ORFANO - Quel giorno, quando la bomba esplosa in piazza della Loggia uccise i suoi genitori, aveva solo 1 anno e mezzo. La Corte d’Assise d’appello ha condannato Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte a risarcire a Giorgio Trebeschi 1 milione e mezzo di euro per i danni non patrimoniali subiti. Il piccolo Giorgio crebbe con lo zio Arnaldo Trebeschi al quale la Corte ha liquidato un risarcimento di 100mila euro con il verdetto che ha inflitto l’ergastolo all’ex esponente di Ordine Nuovo e all’ex fonte dei servizi segreti.

L'EX GIUDICE ISTRUTTORE - "La sentenza è il premio per un impegno, quello della Procura di Brescia, che non è mai venuto meno in tanti anni". Lo afferma l'ex giudice istruttore di Milano, Guido Salvini, che per un periodo si occupò dell' indagine. "Se la Procura di Milano - continua Salvini - avesse fatto altrettanto credo che sarebbe stato possibile andare anche per piazza Fontana al di là di quella responsabilità storica che comunque le sentenze hanno accertato in modo indiscutibile nei confronti delle stesse cellule di Ordine Nuovo al centro del processo per piazza della Loggia". "Ho comunque la soddisfazione - conclude - dei frutti che ha dato la mia collaborazione come giudice istruttore con la Procura di Brescia, in assenza di un interlocutore a Milano. Infatti, proprio durante un mio accesso al SID di Padova negli anni '90 fu possibile identificare in Maurizio Tramonte, oggi condannato, la fonte Tritone".